Una volta mi piaceva e mi faceva star bene aprire il cuore e dare libertà qui alle mie emozioni, mettere in parola e dare una forma anche a quelle sensazioni troppo forti che non sapevo neanche spiegare se non attraverso le metafore per descrivere qualcosa che per me in quel momento era importante..
Mi domando se ho sfogato qui talmente tante emozioni estreme, conflitti interiori, buttando righe su righe di pensieri caotici ed emozioni viscerali che adesso, non trovandomi a viverne di simili con la stessa potenza, mi sento improvvisamente piatta e senza nulla da dire.
Forse ho imparato a riconoscere le emozioni che provo e a regolarle di conseguenza senza necessariamente svuotare tutto a caso?
Forse sto imparando a relazionarmi con me e tutto quello che non so di me?
Potrebbe esserci la possibilità che io sia cresciuta.. maturata..?
Questi sono alcuni dei pensieri che mi sfarfallano in testa e mentre sto qui a lambiccarmi il cervello realizzo anche che non era solo lo scrivere a darmi soddisfazione, ma anche rileggere quello che avevo scritto, correggere gli errori che trovavo qua e là nei testi. Adesso invece quasi mi vergogno delle cose insensate ed esagerate che ho scritto. Che voi ci crediate o no mi vergogno non tanto di averle scritte ma proprio di avere provato quelle emozioni così intense, estreme, totalizzanti e incontrollate. Provo vergogna per aver attribuito un certo peso determinate persone e certe situazioni che si sono create -che ho contribuito a creare-.
Mi vergogno persino di avere creato le situazioni che hanno prodotto le emozioni di cui ora mi vergogno.. un circolo vizioso di vergognose vergogne!
E in tutto ciò non capisco più il senso di quei guazzabugli emotivi, non li seguo, sono troppo complicati e astrusi!
Chi era quella persona che scriveva tutti quei post.. ?
Una persona che conosco benissimo, ma che non capisco più tanto.
Chi è questa persona che batte le dita sulla tastiera?
Una persona che non conosco tanto bene, ma che sto imparando ad apprezzare.
siccome non è da me recriminare le emozioni, allora mi dico che forse avevo bisogno di passare dentro quel mattatoio di situazioni per rompere i miei precedenti schemi mentali, le mie barriere, le mie rigidezze e avere la possibilità di approcciarmi al nuovo.
È particolare la sensazione di essere estranei a se stessi, ma sapete come si dice no?
Nomen Omen...
deve essere nel mio destino.
È bello tornare a parlarsi !
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PS.
Chiariamo ora e sempre che non mi vergogno per tutte le volte che ho scritto di sesso, di coppia, di corna di triangoli strani e pratiche sessuali non convenzionali.
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