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. . .


lunedì 24 aprile 2017

She's back.



Ultimamente dormo male, mi sveglio a metà nottata, mi sveglio molto prima della sveglia e faccio sogni strani. Alcuni sono insensati, alcuni sono inquietanti, qualche altro sogno parla di sesso.
Durante queste mie passeggiate oniriche sono stata con un mio ex compagno di studi, un altro scorpioncino, che mi piace un sacco.. penso che potremmo essere una bella coppia perché stiamo davvero molto bene insieme, ma ovviamente si è trasferito Altrove -Barbara e la solita fortuna nelle relazioni-...
Poi un'altra notte è tornato a farmi compagnia Gu, che ormai si vede sempre meno perché gli impegni sono tanti e sono Altrove. Ma la fucina di idee è sempre in fermento e mi propone altre deliziose perversioni, mi tiene informata anche sulle nuove e stuzzicanti conoscenze femminili, -Barbara multi accessoriata: amante, amica, confidente, complice e consulente.. tanta roba!-.





Stanotte ho fatto un sogno più strano del solito.
Ero in compagnia, forse proprio di Gu perchè parlavo di cose di cui parlo con lui, ma non l'ho visto in viso.. Era autunno inoltrato, una giornata senza sole, grigia, una di quelle giornate senza ombre. Camminavamo su un marciapiede che costeggiava un parco con un piccolo parco giochi, separato dalla strada da un muretto e una inferriata; gli alberi erano scuri e spogli e per terra c'erano solo foglie bagnate e fango. Aveva smesso di piovere da poco e non c'era altra gente.
Il momento era tranquillo, io ero tranquilla, mi sentivo sicura, anche se una leggera inquietudine, un senso di cupa minaccia, velava il cuore e diventava sempre più presente finché, si è materializzato come un grosso corvo che ha attraversato il parco giochi planando verso di me.
Si è fermato sul muretto e mi guardava dritto negli occhi, il mio compagno mi ha allontanata dall'uccello -era una femmina di corvo a voler essere precisi- perché era molto grosso e minaccioso, vuole beccarmi, ma poi lo riconosco, dico che l'oracolo, il veggente è tornato e che non mi farà male. Posso vedere me nel riflesso dei suoi occhi neri. 
Il corvo passa attraverso l'inferriata, dispiega le ali e mi si avventa addosso, ma non mi becca, non mi fa male: mi entra dentro.
Per lo spavento di questo coso che mi veniva addosso mi sono svegliata.
Era buio, mi sono girata un paio di volte nel letto e ho ripreso a dormire.

Quando ero ai ferri corti con l'ex sognavo di scappare e di nascondermi inseguita da un grosso uccello nero. Negli incubi ero pervasa da un senso di paura estrema. Mi svegliavo sistematicamente in preda all'ansia. 


Adesso che sono in un periodo relativamente tranquillo, questo sogno mi inquieta. 
Qualcosa di potente, di selvaggio, di nero e di brutto, qualcosa di me che avevo rinnegato e allontanato per anni è tornata in me.


I miei piccoli Titani a lungo imprigionati nell'ombra e riammessi nell'Olimpo.
Penso anche di sapere di cosa/ chi si tratta, vedremo poi che effetti avranno.

7 commenti:

  1. Pensa che brutta nomea che hanno i corvi. Veramente una brutta fama eppure la scienza dimostra che sono tra gli animali più intelligenti, quasi al livello dei primati.

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    1. Devo dire che a me piacciono i corvi.. li trovo uccelli affascinanti.
      Non ho pregiudizi legati alle superstizioni.
      Però è vero che spesso sono visti di cattivo occhio perché neri. Come Calimero!

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  2. il ritorno del pennuto...oddio starai mica ripensando di rivivere situazioni già vissute, che magari non ti porteranno del bene, spero di no?

    in quanto hai sogni li' puoi analizzare, fai una ricerca....
    un abbraccio!

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    1. cellulare bastardo...ai sogni senza l'acca...

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    2. Il tuo commento è accurato perché il pennuto ha in sé elementi del mio oscuro passato.
      In un primissimo istante ho temuto che potesse essere un ritorno di qualche disagio, ma poi ho cambiato idea. Credo, infatti, che si tratti di una forma di accettazione di tutti quegli aspetti meno gradevoli e più "sbagliati" della mia personalità che nel tempo ho rinnegato e che poi mi si sono rivoltati contro.

      Questa idea è supportata da una fonte autorevole come il signor Jung, che non aveva le chiavi dell'onniscenza psicologica, ma secondo il mio umile parere c'azzeccava :D

      Cosa affascinante è il linguaggio della psiche..

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    3. Jung è da inchino, vivo dei suoi principi

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