Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


lunedì 4 aprile 2016

Legami

Trovo molto carino quando si preoccupano dei segni che lasciano sul  mio corpo come se veramente contassero qualcosa, come se non  fossero che ferite d'amore.
Così preoccupati a non farmi troppo male, a non picchiarmi forte, a non legarmi troppo stretti i polsi, a non mordermi con troppo trasporto i seni.
Trovo quasi tenero il ricordo di quando, dopo aver sciolto le corde, si è preoccupato che avessi i polsi arrossati.
O quando guardandomi i fianchi ha detto: «Ai! Ti ho lasciato il segno»

Che tenerezza la loro ingenua ipocrisia: uno mi guarda attonito e si rifiuta di schiaffeggiarmi in viso anche se lo chiedo con insistenza. Poi mi spezza il cuore  come se nulla fosse, distruggendo tutti i miei sogni. Strappandomi tutto  l'amore dal petto.

Uno si preoccupa dei segni lasciati da lacci e corde, poi non si cura -o forse ignora- tutti i legami che crea, che mi stringe intorno serrati fino a togliermi il fiato.
Uno si accerta che io sia comoda e rilassata, che mi senta a mio agio mentre sono cieca, bendata difronte a lui, per poi torturarmi: tenermi sulle spine, cercarmi per parlarmi d'altre. 




Così teneramente protettori del corpo, come se da questo nascesse vero dolore, vera sofferenza.
Così terribilmente non curanti delle emozioni e dei legami che stringono e non sciolgono fino a lasciarti cicatrici indelebili dentro.

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