Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


venerdì 14 gennaio 2022

sprizzoli



 


Se il mio dolore oggi fosse una cosa diversa dal male che provo, oggi sarebbe un fiore blu.

La corolla sarebbe grande e blu, con le striature che ricordano i colori di un iride. Sarebbe formata da 5 o 7 ampi petali dalla forma affusolata, come quella dei lilium, ma meno spessi e rigidi, i petali sarebbero liberi di oscillare al vento e muoversi sinuosi e delicati.
Ogni petalo sarebbe setoso al tatto ma avrebbe all'estremità sottilissimi peletti urticanti, come un'ortica -ma meno fastidiosi, darebbero solo un leggero pizzicore sulla pelle-

I pistilli cambierebbero il colore con le ore del giorno, come il sole, dal giallo intenso a all'arancione, per poi spegnersi al richiudersi dei petali, durante la notte. Avrebbe un profumo dolce e accattivante, di quelli che ti invitano a ad annusare da vicino, ma all'avvicinarsi il profumo frizzerebbe nel naso come quelle caramelle scoppiettanti.
Se lo si annusasse da vicino ci si tirerebbe subito indietro strizzando fortissimo gli occhi e durante quest'attimo, anziché buio, il fiore regalerebbe la visione un'esplosione di colori.




è un fiore selvatico che non va raccolto ma contemplato, non ha origine e non ha futuro, è solo lì nella sua semplice essenza

giovedì 13 gennaio 2022

willkommen waterloo


Sono esausta.

Tirata, schiacciata, allungata fino ad assottigliarmi e sfilacciarmi.
Sento un dolore al centro del petto, mi brucia ad ogni respiro. Vorrei poter fuggire da tutto questo ma sono costretta a viverlo.
E insieme al dolore mi accompagna una profonda tristezza; la mancanza corona il tutto.
Questo drappello di emozioni è seguito dal senso di perdita.

Quel tipo di senso di perdita di quando vi sentite delusi dall'umanità intera o da qualcuno a cui tenevate e tenete ancora molto -altrimenti non soffrireste così come cani-.
È triste ed è doloroso quando un amore finisce, quando si crepa, si sgretola e il cuore sincopa e crolla sotto colpi impietosi.

Ho tantissimo che mi ribolle dentro, a momenti ho il cervello in rivolta, a momenti invece è tutto silenzioso. 
L'orgoglio -che per ascoltare le ragioni del Cuore- aveva fatto parecchi passi indietro adesso avanza come una carica d'ariete e butta giù ogni bella immagine e ogni ricordo.
Il cuore che si guarda attorno instupidito, confuso e impaurito nella disfatta più totale; in questi momenti sai come deve essersi sentito perfino Napoleone affacciandosi sul campo di Waterloo dopo la battaglia. Quando davvero tutto è finito.

il mio cuore brucia


Immaginate anche voi di trovarvi lì, ai vostri occhi si apre un campo martoriato dalle cariche della cavalleria e dalle esplosioni. Morti riversi in terra, corpi o parti di copri sparpagliate qua e là, uomini e cavalli senza distinzione.. 
I feriti che urlano, che si lamentano, provano a trascinarsi invocando aiuto che non riceveranno mai, moribondi  che gorgogliano le ultime parole senza senso. tutti uguali senza più una bandiera a dividerli.
Sono i ricordi, le aspirazioni, le speranze, i desideri, l'affetto o quello che ne  resta, perché è lui l'essere che, agonizzante, dice cose che non hanno più senso.
Nessun generale Wellington che possa arrogarsi il diritto di dirsi vittorioso sopra questo scempio, solo due piccoli Napoleoni mossi dalla brama di possedere quello che non gli appartiene più.

Come sempre una fine è un inizio anche se la fine ha tutte le sembianze di una epocale disfatta; quindi,



Benvenuta Waterloo!


In questo inverno già provato dai molteplici effetti del covid -non mi sono ammalata, altri problemi- mi ritrovo a sentire questo dolore, ad aspettare la tristezza che coprirà tutto.
Non vedo l'ora che arrivi il domani, la primavera, il dimenticare almeno questi giorni così terribili.

domenica 15 novembre 2020

Ddq #3 c'è coviddi



ho il covid 
Non ho avuto febbre alta, solo un'incredibile senso di spossatezza e stanchezza nei giorni scorsi, non ho tosse ma un fastidio costante e lieve alla cassa toracica da un paio di giorni.

Non ho voglia di scrivere di malattie, mi mette tristezza e visto che sono "sola", ho paura che mi sentirei triste e sconfortata.
ma scriverò


1. covid
sono isolata rispetto ai miei coinquilini perché mi sono sicuramente contagiata fuori casa, quindi per non spargere il morbo pestilenziale vivo quasi 24/7 in camera mia. a tal proposito, menomale che mi sono spostata nella stanza  più grande perché altrimenti mi sarei sparata un colpo in testa.
Uso gli spazi comuni con la mascherina, faccio attenzione ad arieggiare i locali durante e dopo la mia permanenza e, a parte la colazione che consumo regolarmente in cucina, pranzo e ceno nella mia stanza.


2. somewhere over the lol
Sono in smart working da 3 settimane, durante le quali ho passato 5 giorni con lo scapigliato a casa sua prima di tornare a casa mia in occasione del lockdown vero ed è proprio lì che ho preso il temibile il VAIRUS o lui ha preso me
Io e lo Scapigliato siamo stati bene insieme e oggi mi domando se ci rivedremo prima di Natale..
Subito dopo la prima quarantena si parlava di passare insieme una eventuale successiva l'idea mi gasava parecchio, la trovavo stimolante e non solo a livello pelvico, ma una parte di me, quella un po' più realista, si aspettava che non lo si facesse, che fossero parole confortanti, ma parole; nonostante fossi abbastanza scettica sono ugualmente triste a riguardo.
Come l'altra volta ci siamo ritrovati a giocare su lol, account che non toccavo da mesi -più imbranata che mai perché vivo su 1/2 secondi di lag costante-, spesso e volentieri con alcuni dei suoi amici.. un gruppetto simpatico e un po' sgangherato del quale non faccio parte se non sporadicamente.
Spero solo che non ci si abitui all'assenza, alla mancanza di prospettiva. 


3. voglio scrivere un romanzo
così d'amblée.
Leggo molto in questo periodo anche se leggevo di più andando a lavorare, questo perché con un paio d'ore tra andata e ritorno avevo i miei momenti di stacco dalle polemiche dell'ufficio e di felice concentrazione tra le pagine dei libri.
Seguendo il consiglio di una amica e di qualche altro guru letterario, mi sono cimentata nella lettura multipla, ma non è andata bene. Ad un certo punto mi sono trovata con una quantità di libri leggiucchiati e lasciati nei momenti di noia per andare in contro ad un nuovo "entusiasmante" titolo che finiva smezzato e impilato sul comodino insieme agli altri.
Penso che questo sistema vada bene se si inframezzano letture leggere a letture pesanti, letture lunghe a letture brevi, letture in lingua a letture in italiano, letture di saggi a letture di narrativa e così via..
Ora che sono riuscita a terminare alcuni dei titoli che avevo in lettura posso passare ad elencare quelli che sono rimasti:
    - I Buddenbrook
    - Se una notte d'inverno un viaggiatore
    - L'esorcista
L'elenco delle letture fatte o piò o meno portate avanti si trova sempre qui -unica pagina che vado aggiornando nei periodi in cui non scrivo-.
Ma sui libri scriverò un post dedicato altrimenti qui mi perdo.
comunque mi piacerebbe davvero scrivere un romanzo, peccato che sia completamente incapace, incarnando il luogo comune più comune che esista.


4. ritorni
La vita è una cosa bella perché quando meno te lo aspetti ti stupisce e mi ha stupito moltissimo un vecchio amico di blog tornato a fare capolino sul mio schermo, penso che questo momento di quarantena abbia fatto riflettere un po' tutti sulle cose che ci sono mancate e che abbiamo lasciato alle spalle rincorrendo altre coinvolgenti novità. Quando le cose vecchie ritornano, soprattutto in un periodo come questo siamo più propensi ad ascoltarle, a leggerle, a trovare nuovo -vecchio- spazio che le accolga.


5. lievito
Comunque per questa quarantena, partivo già con la dispensa piena di legumi, riso, pasta, latte, olio, sale, vino.. tutto tranne il lievito. 


venerdì 16 ottobre 2020

Affresco Contemporaneo

Ufficio = Luogo in cui luoghi comuni, voglia di fare un cazzo, ignoranza, egoismo, cretineria, prepotenza, lamentele, ipocrisia e sbuffi si fondono tra loro generando degli esseri orribili noti ai più quali le Colleghe -s’intende tutte stimate professioniste-. 

In questo momento dovrei scrivere una relazione -che deve essere consegnata entro ieri, letteralmente- e probabilmente qualcuno potrebbe pensare che con questo mio battere sulla tastiera lo stia facendo, peccato che non abbia ancora la documentazione necessaria per la redazione di suddetto documento perché la persona che dovrebbe fornirmi il materiale sia troppo occupata a guardare Facebook, ritoccare foto e a valutare altre offerte di lavoro.. 

A riprova che il fancazzismo non è solo malcostume degli uffici pubblici ma anche degli studi privati.

 

In studio attualmente siamo 6 donne, la capa cazzeggia a tempo pieno da luglio a questa parte unica eccezione per le scadenze imminenti si lamenta moltissimo per l’ambiente che si è creato a causa di due colleghe particolarmente fastidiose: Gargamella… bè lei è Gargamella, semplicemente acida, il nome dice tutto e la sua tirapiedi: una specie sbuffomane che tira costantemente su col naso, affetta tra l'altro anche da logorrea.. sta zitta e si aliena perdendo tutti gli spunti di conversazione solo quando gioca a candy crush al pc, perché quando lavora parla con tutti, si intromette in ogni discorso, ragiona ad alta voce, parla spesso con Gargamella che si limita a degli sporadici "mm-mmm" e già che c'è parla anche da sola.

 

Poi ci sono due normodotate: una collega simpatica il cui unico difetto è fare l’elenco di tutto quello che non le piace di questo lavoro già al mattino, per rincarare la dose in pausa pranzo e dare il colpo di grazia appena chiusa la porta la sera.. La stakanovista che invece si fa i fatti suoi e completa i suoi lavori, non parla troppo, apprezzo molto il su modo di fare.

 

Alla fine ci sono pure io che mi lamento seriamente di una cosa sola: la radio costantemente accesa ad un volume alto -che non è alto, ma ad un volume tale che nel tempo risulti fastidiosamente persistente-.

 

La stazione radio incriminata è Rtl 102.5, la frequenza di Satana, chiunque la gestisca ha un problema serio con l’organizzazione del palinsesto musicale: ripetitivo fino allo strenuo. 

Inascoltabile.
Ma alle due antipaticone piace molto e la accendono appena ne hanno la possibilità perché trovano fastidioso lavorare in silenzio; non si amai che si concentrino a pieno su quello che fanno.

 

Poi c’è quella pentola di fagioli del il capo che come tutti i capi ha più difetti che virtù.. specialmente quando è descritto da un dipendente non troppo soddisfatto perché è retrogrado e avaro di soldi, di conoscenze e riscaldamento si sono al più 20° che non è una temperatura bassa a meno che non si lavori per tutto il giorno seduti, in questo caso ti metti anche il cappotto sulle spalle. Assurdo.

 

Questo è il panorama lavorativo del momento.. poco piacevole ad essere sincera. Di solito non cazzeggio ma tutto questo continuo assorbimento passivo di lamentele irresolute e rumore di sottofondo mi hanno snervata e ho voluto sfogarmi qui.

Quanto detto fino ad ora penso che non aggiunga niente di nuovo a nessuno, credo che sia più o meno esperienza comune trovarsi sul luogo di lavoro con personaggi di questo tipo.

 

 

Un affresco che più classico non si può

giovedì 2 aprile 2020

diario di quarantena #2_ Bastian Contrario


settimana #2


si cominciano a notare i primi effetti comportamentali della quarantena: io credo di tenere botta egregiamente, ho una grande resistenza e sono fondamentalmente una persona indolente, il mio coinquilino un po' meno: comincia ad avere voglia di compagnia, guardare film insieme, vuole essere coinvolto.. di solito è abbastanza per i fatti suoi e non prova a fare troppa comunella, mi rende partecipe di quello che fa.. rispetta sempre gli spazi altrui.
Ma adesso un po' meno. .
Inoltre di solito è abbastanza attivo in casa, invece ultimamente si sta lasciando un po' andare.. se non è impegnato a lavorare -si è fatto dare gli straordinari anche sabato e domenica-  si è un po' appiattito sul mood: letto, pc, Amazon Prime.
La gente, dopo tanto stare a casa si appiattisce.

Io invece, da buon Bastian Contrario quale mia madre mi ha fatta, ho riscoperto la voglia e la volontà di fare cose.
non importa troppo cosa faccia, l'importante è fare almeno una cosa al giorno i giorni in cui lavoro, oppure fare almeno 3 cose al giorno il sabato e la domenica, una al mattino, una al pomeriggio, una la sera. Spippolare col cellulare non è contemplato tra le cose utili da fare.
Per il resto troviamo:

➨ già fatto
➨ da fare

fare yoga
pulire il bagno
pulire la cucina
➨pulire i vetri
➨mettere in ordine le cose sparse tra cucina e soggiorno
➨organizzare la libreria
➨sistemare la scarpiera
buttare la spazzatura
fare la spesa -una sola volta a settimana- STAI A CASA_ STAY HOME_ STATT'A CASA
scrivere sul blog
/➨leggere -non lo faccio tanto quanto vorrei-
ordinare qualcosa nella mia stanza
guardare un telefilm/film che mi è stato consigliato per la quarantena
leggere gli altri blog
➨commentare i blog che leggo
riorganizzare spazi e ordinare zone di casa
➨manicure e pedicure
pettinare i capelli -che sono riccia/mossa e questa procedura merita del tempo tutto suo-
maschere viso
➨scrub
➨ceretta/silkepil/rasoio
giardinaggio
➨mettere lo smalto
➨togliere lo smalto
➨fare la pasta fresca -ma solo se trovo le uova che vanno a ruba come lievito e amuchina-




e voi cosa fate?
cosa suggerireste per passare il tempo?


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