Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


giovedì 22 giugno 2017

Barbara vi racconta Barbara


Non sono mai stata puntuale in vita mia, figuriamoci in anticipo, eppure trent'anni fa ero attesa il 2 luglio, ma ero così impaziente di venire al mondo che sono nata il 25 giugno, nel pomeriggio.





Astronzologicamente parlando..
Sono un Cancro ascendente Scorpione, dicono che l'ascendente diventi preponderante dopo i 30, quindi da domani attenzione alla coda.
Dicono anche il cancro sia un segno capriccioso ma dolce, con un lato evidente, conosciuto e un lato selvaggio e nascosto. Dicono che sia un tenerone.. Io penso di appartenere alla categoria a cui appartenevano Giulio Cesare ed Enrico VIII, che non avevano la fama di essere particolarmente teneri.. Ma poi magari sbaglio..

Tema natale
Ho sempre avuto una personalità molto solare ma lunatica e scontrosa, dura fuori e morbidosa dentro, in fondo, molto in fondo, quasi a non volerlo ammettere, perché ci si rimette soltanto mostrandosi teneri.. Però ho un lato dolce, affettuoso.
Da domani confido in un ulteriore set di zampine, esoscheletro, pedipalpi -le pinze-, coda e telson -caratteristica punta con annessa ghiandola velenifera- in aggiunta al carapace e alle già brevettate pinze di granchio.
Praticamente inespugnabile e invincibile, tranne se messa a panza all'aria.


Emotiva, permalosa e aggressiva, soprattutto per compensare i presunti torti subiti, direi che amo l'amore in ogni sua manifestazione. Anche fisica, per la quale non esiste una precisa distinzione tra amore e sesso, perché ogni volta è La Volta.
Sono l'incoerenza fatta persona.
Ho la sacrosanta paura di soffrire ergo sono campionessa di distacco e freddezza, salvo poi pentirmene, sentendomi in colpa per aver fatto allontanare qualcuno, o esplodere, sentendomi in colpa per aver ferito e fatto allontanare qualcuno.
Mi piace la pizza e voglio la pace nel mondo (ma solo dopo aver fatto la guerra e l'amore riappacificatore)

Mia madre temeva e teme che io da un momento all'altro possa conoscere qualcuno, buttare tutto all'aria e fuggire per amore.
Temeva che lo avrei fatto col mio ex, ma lui non era la persona giusta per una simile follia, teme molto di più adesso perché potrei farlo da un momento all'altro e chissà con chi!
I polentoni sono persone strane e pericolose!

Questo è quanto io vedo da dentro, ma si sa che non siamo ciò che vediamo di noi stessi.





Non vado matta per:
il cinema, se ci vado è più per la compagnia che per il film in sé, la lirica che trovo un po' noiosa, la prima volta con un ragazzo nuovo, i baci mollicci sul collo, le troppe coccole, le persone melense, i comportamenti irruenti di chi spara tutto in faccia senza filtro, le critiche.

.. invece
Mi piace il teatro, le sinfonie, la musica, il balletto, la lettura, i gialli tipo CSI, i film horror, ma solo quelli con i fantasmi, gli horror psicologici e i thriller, l'odore di terra bagnata, camminare nel bosco, distendermi al parco, le serate con gli amici a casa, le cose tranquille, il romanticismo, i baci focosi sul collo, fare i dolci quando sono triste, il contatto fisico un po' ruvido e non troppo delicato, le piccolezze di cui ti accorgi dopo un po', il nodo allo stomaco quando brancoli nell'incertezza ma è tutto ancora possibile, le dita che si intrecciano, il sesso fatto bene con trasposto quando ti dimentichi chi sei e da dove vieni ma sei solo qui e ora, perchè è l'unica cosa che in quel momento vale, chi mi fa provare quello che ho appena scritto, e quando vado a mare fare il morto a galla e fare la bella Sirenetta tra le onde.
Le persone mutevoli, nel profondo anche se mi destabilizzano


ma anche
quando non ci si pone il problema di quello che si fa, se il sesso o l'amore perché in sostanza è la stessa cosa, almeno in camera da letto, nuotare, le serate in discoteca, pogare fino a non sentirsi più o piedi, limonare gli sconosciuti, flirtare come se non ci fosse un domani, prendersi sonore sbronze durante le feste, ridere da sbronza, fare l'amore completamente ubriaca tanto da non ricordare niente l'indomani, ballare, fare sogni improbabili su situazioni impossibili, sentirmi innamorata, sentirmi coinvolta, scoprire la delicatezza dietro l'inaccessibilità -è qualcosa di cui avere cura e rispettare-. Le amicizie che mi porto nel cuore.
Lasciare che le cose scorrano libere, informi, perché qualunque cosa diventino, lo diventeranno naturalmente e senza costrizioni, lasciando all'intuito e alla comprensione di ognuno la scoperta dell'epilogo.
Nell'ebbrezza si prova lo stesso senso di libertà e totale coinvolgimento che si prova quando si è con qualcuno qui e ora a fare del buon amore.

Detesto
i ragni, l'atteggiamento di chi mi limita e mi comprime pretendendo di dare forma a qualcosa che forma non ha, chi ha bisogno di incasellare tutto per tenere sotto controllo le cose, chi pretende di "gestire" -parolaccia immonda- la propria interiorità, e ancora di più chi pretende di gestire la mia, l'atteggiamento di chi pretende di pensare al posto mio, desumendo conclusioni insensate, la freddezza, le bugie, le persone rigide e monotone, chi non esterna le proprie emozioni, i comportamenti villani e vigliacchi, chi vuole averla sempre vinta, me stessa quando esagero, penso di non valere abbastanza,quando mi sento debole.




Fritto misto..
Questo è un modello simile al mio ^__^
...Quando avevo due anni e mezzo, mi è stata diagnosticata una osteocondrosi all'anca sinistra, ho portato un tutore per  3 anni, non potevo correre, non potevo indossare i pantaloni, camminavo a gambe aperte dondolando a destra e a sinistra, non potevo camminare senza -altrimenti erano dolori-. Mia madre non mi ha cresciuta come un'handicappata e non ho mai patito la differenza tra me e gli altri bambini.
Ero una bambina affettuosissima, dolcissima, molto vivace e creativa. 
Quando tolsi il tutore studiai danza classica, per due anni, poi lasciai la danza e continuai con la piscina. 
Ho imparato a nuotare prima ancora che a camminare con le mie sole gambe.
Il mio primo giorno in piscina è significativo per capire la mia indole più profonda: io non mollo mai.
Eravamo 5 o 6 bimbi in fila appollaiati al bordo vasca (ancora di salvezza per chi non sa nuotare o è incerto), l'istruttore in vasca ci staccava dal bordo della piscina uno alla volta e lasciava che nuotassimo a cagnolino per tornare al muretto, tutto bene finché non staccò me, che non riuscivo a fare forza sulle braccia, andavo a fondo, non avevo fiducia, avevo paura, bevevo e mi sono attaccata alla prima cosa che ho avuto sottomano: una mia compagnetta. Siamo andate sott'acqua insieme, abbiamo bevuto un sacco, il maestro mi ha rimproverato tantissimo, ero vergognata, impaurita, e piangevamo tutti disperatamente. ORRENDO.
Eppure un anno dopo, quello stesso istruttore, propose ai miei di iscrivermi nella squadra di agonistica, perché avevo un senso dell'acquaticità notevolmente sviluppato per una bimba di 6 anni: in altre parole, non appena mi tuffavo diventavo incontenibile e mentre lui spiegava gli esercizi io giocavo, per i cazzi miei, sott'acqua.
Tutto il tempo.
Restando in tema "piscina" i miei stili preferiti erano delfino e rana.
Ho fatto due di gare e le ho vinte. ho i trofei a casa. 
Ho giocato a pallanuoto, ero brava e ci mettevo passione, grinta. Ho subito diversi infortuni, ma non è mai diminuito il desiderio e l'amore per quello che facevo.

Ho fatto gli scout -sì, quelli coglioni con la camicia azzurra, i pantaloncini blu, con qualunque clima e condizione meteorologica- dalla prima media al primo anno di università, quindi sono stata in reparto e al clan. E avrei un sacco di esperienze da raccontare a riguardo..
Il post è lungo, magari a voi frega cazzi delle avventure scout ma per me sono state importantissime. Le canzoni, la veglia alle stelle, il fuoco la sera, le recite, le piaghe alle mani e ai piedi. I temporali che ti fanno avere paura, paura vera per la vita, le pulci, sì ho avuto le pulci. e guardare dall'alto di un monte il cammino che ti sei lasciata alle spalle, i ghiacciai perenni, l'acqua di sorgente e il latte appena munto.
Se un giorno avessi mai dei figli li manderei agli scout.

Mi piaceva talmente tanto leggere che in quinta elementare presi in prestito un libro dalla biblioteca di scuola e lo lessi nelle due ore successive, in classe, sotto al banco.
Mamma mi comprò un sacco di libri e li adorai tutti.
Papà mi faceva ascoltare i Pink Floyd dal suo stereo; One Of These Days è mistica, al limite dell'allucinante quando hai meno di 6 anni.
Sempre papà ha rifornito gli scaffali di casa con le migliori registrazioni di musica classica e sinfonica.

Quando ero un po' più grandicella sono stata presa di mira dai bulli, al mio paese, perché ero diversa. Molto diversa da loro. Per fortuna.
Sono diventata una adolescente estremamente chiusa e riservata, timidissima. Pensavo di essere brutta e mi rifugiavo nel mio mondo. Leggevo e scrivevo poesie. Ho scritto la mia prima poesia a 5 anni, era sulla primavera e sugli uccellini che facevano l'amore.
Di tanto in tanto usciva qualche guizzo di leggerezza, la piccola peste faceva capolino e a volte veniva fuori persino l'aggressività.
Non ho mai dato particolari problemi ai miei, ma ero sempre la studentessa che "se parlasse meno e si applicasse di più..."

Freudianamente..
Mia madre era casalinga, soggetta a crisi isteriche, non sapevo mai come si sarebbe svegliata la mattina, se di buon umore, ma non affettuosa, oppure arrabbiata e pronta a colpire con parole dure e fredde. Ricordo un paio di crisi isteriche anche in pubblico, una volta fu perché non partiva la macchina e mia madre, non sapendo che fare, pensò bene di affrontare il tutto urlando e strillando, inveendo e gettando nel panico anche me e mia sorella. Fortunatamente un perfetto sconosciuto ebbe pietà di noi -tutte e tre- e la aiutò. consolò un po anche me e mia sorella.
Lei non si ama. non si sentiva amata da sua madre e da suo padre. Ha avuto difficoltà ad amare i figli.Ed era spesso sola. Ma ci ha cresciute come meglio poteva. 
Si faceva rispettare a suon di schiaffi e ancora adesso è convinta che gli schiaffi sistemino tutto. Per questo la odio. Ma non per il resto.

Mio padre è sempre stato brusco, permaloso, ma più dolce di mia madre. Era aviatore. A volte stava via mesi per lavoro, a volte settimane, a volte stava a casa per settimane. Ogni partenza era un addio e mi sentivo abbandonata in balia della strega che seminava il caos incontrastata.

Credo che papà, viaggiando, abbia conosciuto altre donne. Credo che mia madre lo sapesse, da come mi parlò dopo il tradimento del mio ragazzo. Ci rimasi malissimo quando trovai dei preservativi scaminando nella valigia in cui speravo di trovare qualche regalino portato dal viaggio.. ero piccola ma feci 2+2.
Ci rimasi malissimo. Mi sentii tradita in un modo sottile, profondo. Tradiva l'idea di unità che avevo in mente. Ma pensai che tornava a casa, che ci voleva bene.
Papà perse il lavoro da giovane, io andavo alle medie, di lì a poco morì suo padre e ricordo periodi terribili in casa. 
Questi eventi ci segnarono molto. Diventammo quattro entità sconosciute, chiuse ognuna nel proprio dolore, il dolore indurisce i cuori -non che fossimo particolarmente aperti o affettuosi prima..
Papà soffriva di depressione e ne ha sofferto a lungo. Dormiva di giorno, di notte, stava sempre al buio, nello scantinato. Era scostante e umorale, fumava pacchetti di sigarette in un nonnulla. Era sempre incazzato e io non capivo, i miei urlavano e non nascondevano i litigi feroci. Non ricordo una carezza superati i 10 anni.
Non capivo ed ero come abbandonata, iper-controllata in ogni cosa che facevo, ma emotivamente abbandonata.

Pensavo che sarei potuta tornare da scuola e trovarlo morto.
oppure pensavo che avrebbe potuto impazzire, come a volte si sentiva in tv, e ucciderci tutti.
Abbiamo avuto molti screzi, ma mio padre è un grande uomo, pieno di difetti, ma è un grande uomo.

Non ho mai parlato a nessuno di quello che accadeva. Mai. Una parte di me è diventata una tomba, un sarcofago in cui finiva tutto quello che provavo, fagocitandolo.
Credo di aver sviluppato una paura intrinseca dell'abbandono a partire da questi eventi.
Ho paura dell'abbandono. una paura folle e per contrastarlo divento fredda come il ghiaccio abbandonando io per prima. Oppure mi attacco a costo di rimetterci tutto quello che ho.
Chi non si ama difficilmente può amare qualcuno e quando cresci in un luogo in cui non ti senti amato non sai amarti e prendi e ti accontenti un po' di quel che trovi.


Per colmare i miei vuoti
Mi sono svenduta, ho svenduto l'amore e affetto, amicizia e vicinanza alla ricerca di qualcosa che non sapevo cosa fosse, completezza, amore, accettazione. Mi sono accontentata, non chiedevo e in compenso davo, davo tutto è l'unica cosa che mi faceva sentire bene, non in difetto. Non mi volevo bene e forse non me ne voglio abbastanza neanche adesso. 
Mi sono lasciata plasmare, per assecondare l'amore che altrimenti non credevo di poter ricevere.
Ho scoperto solo recentemente la bellezza di qualcosa di semplice come amare qualcuno così com'è, difetti inclusi, ma non incondizionatamente, amare in modo finito una persona finita.
Ho avuto la testa infarcita di sogni, per scappare dalla realtà che vivevo, che la disney in compenso è cruda realtà.
I miei cartoni Disney preferiti di sempre sono: La Sirenetta e La Bella e La Bestia -il cartone vecchio, il film nuovo è una mezza cacata-


Fino a dove ci si può distruggere
L'estate del mio secondo anno di università è morto Stefano. Era un ragazzo speciale, anzi era stato "normale" ma qualche droga gli lasciò dei brutti segni, aveva cancellato la malizia degli uomini lasciando solo l'innocenza e la vivacità dei bambini. Eppure si accorgeva di cose profonde e nascoste a cui nessuno presta attenzione. Era dolcissimo. e adesso che lo ripenso, piango.
Dissero che contrasse la polmonite e che non si volle curare.
Decise di non curare una malattia curabile. questo pensiero ruppe qualcosa in me.

Durante l'anno successivo casa mia fu un casino, malattie, morti, problemi.. disordine. Ricordo una pentola dimenticata con del purè ammuffito, dall'odore nauseabondo. Il caos.
Come quando una biglia di acciaio comincia a rotolare lentamente e poi non si ferma più.

Per diversi anni ho sofferto prima di crisi d'ansia, poi di anoressia, del tipo restrittivo. All'inizio pesavo circa 50 chili, poi ho cominciato a perderli, a misurarmi, ad avere degli obiettivi. Mangiavo porzioni ridicole di cibo, poi ho smesso di mangiare regolarmente. Credo che i miei genitori vedessero ma che non sapessero cosa fare. Il mio ragazzo non c'era e l'unica persona che riusciva a vedere oltre e leggeva le mie ferite era Bruno.
Ero molto debilitata e una banale appendicite mi è costata un ricovero d'urgenza di 7 giorni con febbre altissima. Svegliarsi dall'anestesia è stata la cosa più figa del mondo.
Quando tornai a casa, dopo una settimana di digiuno quasi totale dovevo tenere su i pantaloni, ero felice, ero felice che mi si vedesse l'incavo del bacino. La prima cosa che feci fu salire sulla bilancia. Con tutti gli abiti pesavo 40 kg. Mi sentii soddisfatta, avevo raggiunto una cosa a cui non pensavo che sarei mai arrivata. Poi mi guardai allo specchio e non mi riconobbi neanche. ero uno scheletro. facevo schifo ero bruttissima. Fu uno shock e a poco a poco, ripresi a mangiare.
In un anno presi 15 kg tondi.

Riprende a mangiare, però non significa guarire, stavo bene un periodo e poi mi sentivo sola e depressa il successivo, in questa continua alternanza d'improvviso cominciarono gli attacchi di panico, che sono una cosa orrenda, ti spaccano la mente e hai impressione di impazzire del tutto. non uscivo di casa, non volevo vedere gente, non mi lavavo, giravo come un fantasma tra stanze vuote.
La sensazione è davvero quella di impazzire perché ad un certo punto, la sequenza dei tuoi pensieri precipita vertiginosamente nella paura, senza che ci sia qualcosa di vero a scatenarla.
Un pianto che svuota, la tachicardia, la sensazione di non poter respirare, non come se davvero non potessi respirare, ma come se veniste trascinati giù sott'acqua e vedeste la superficie ad un metro da voi senza poterla raggiungere.
L'inquietudine costante, la paura.. Ho cominciato a soffrire di depressione in modo continuato, tra un attacco e l'altro. Ho avuto le allucinazioni, sentivo cose a caso, in momenti casuali della giornata.
I depressi cominciano sentendosi tristi, insoddisfatti, a volte alternano gli stati d'umore.. ma poi, lentamente il mondo comincia ad offuscarsi, si perdono i colori e diventa tutto un film in bianco e nero, fino a che poi il grigio diventa uniforme e opaco. 

Così lentamente tutto si spegne. Non ridi perché sei felice, non piangi perché sei triste, non senti la felicità, non senti la tristezza, non senti il dolore che ti consuma, non senti nulla. solo freddo.
Vedi la vita scorrere davanti a te come se tu non ne facessi parte e fossi spettatore di un film che neanche ti interessa.
Si scivola nell'ombra e L'ombra non è vita. 
Vivi, ma smetti di esserci. Smetti di vivere e quando smetti di sentire la vita e percepisci solo la disperazione, che fondamentalmente è assenza, ormai il più è fatto..

La fine è il mio inizio:
In questo stato può capitare che un pensiero ti si affacci alla mente, un pensiero risolutivo, definitivo.
La prima volta lo scacci, la seconda lo consideri come un "potrei.. ", la terza lo guardi con interesse e poi diventa la soluzione. Poi comincia ad essere il primo pensiero al risveglio e l'ultimo la sera.
Perché ti senti incapace e ti senti in colpa e non sai reagire, e tutti vanno avanti mentre tu no, sei bloccato e lì trovi una via d'uscita.

Così ho progettato il mio suicidio nei dettagli. Avevo scelto il luogo, il modo affinché fosse definitivo, efficace e non desse un fardello troppo grosso ai miei genitori. L'unico rischio era la possibilità di rimanere un vegetale a vita.
In alternativa, la scelta che sentivo più mia era quella di lanciarmi sotto al treno merci, in una zona isolata. Non so perché ma lo sferragliare meccanico e violento mi attirava in modo irresistibile, ma non si finisce sotto un treno per sbaglio...

Un pomeriggio di giugno mentre ero all'università, c'erano 32 gradi all'ombra e io avevo freddo, ero seduta al sole, durante la pausa pranzo pensavo ai dettagli.  Un tipo che avevo conosciuto in quel periodo mi venne a parlare e mi disse che ero una delle persone più belle e solari che aveva mai conosciuto. Gli davo tanta forza.
Era talmente tanto grande lo strappo dentro di me che meditavo la morte e sembravo bella e solare. Quello per me fu il momento in cui decisi che era arrivato il Momento.
Festeggiai il mio 24 esimo compleanno, con pochi amici, fu come salutarli ed era fatta. fine dei giochi.

Quella sera, mi chiamò l'attuale ex e mi lasciò via Skype. Lui e la sua mostruosa insensibilità, mista ad egocentrismo senza frontiere mi hanno salvato la vita.
Poi fui così furba da andarmelo a cercare per tornare insieme a lui, ma questa è un'altra storia.

ho perso un sacco di tempo, di esperienze, di vita, a causa della depressione.
Ho perso molto tempo anche con gli studi, prima mentre ne soffrivo e poi cercando di venirne fuori.

mi sembra che sia trascorsa una vita quando guardo a quel passato. Mi sembra di stare bene eppure una psicologa mi ha consigliato di intraprendere un percorso di terapia perché non si guarisce mai del tutto spontaneamente e da soli senza un supporto psicologico.




Il cuore è, senza dubbio, il centro della mia vita.
Il mio primo innamorato si chiamava Andrea, aveva 5 anni e io ne avevo 4. eravamo all'asilo e una volta, visto che mi piaceva, gli dissi che volevo fare una foto con lui, lo presi con la mano e ci facemmo una foto insieme (mano nella mano).
Il mio primo migliore amico si chiamava Luca, io non potevo correre perché avevo l'apparecchio, ricordo che ero seduta sulla giostra e lui la faceva girare gridando cori contro la Lazio.
Il mio primo fidanzatino -un coglione in crescenza- lo ebbi a 8 anni. Durò una settimana e poi mi prese di mira con insulti vari per i successivi 5 o 6 anni.
Alle medie ero innamorata del ragazzo più bello della scuola, che era un mio compagno di classe. e gli scrissi un biglietto firmato che gli lasciai tra i libri di scuola. Il suo compagno di banco lo scoprì e mi prese in giro per un sacco di tempo. 

Il mio primo bacio l'ho dato io, a Bruno, mentre camminavamo per strada. Gli morsi un labbro. Avevo 16 anni, stavo per compierne 17.
Io aspettavo quello giusto ma poi pensai che avrei pur dovuto cogliere il momento. ero curiosa.
Meno di una settimana dopo uscii con quello che, 12 anni dopo, divenne il mio ex, di cui vi ho taaaanto parlato.

La prima volta che ho fatto l'amore, esperienza romantica ma deludente, avevo 17 anni.
La seconda è stato in macchina, per la strada.
Ho perso la verginità per sfida, avevo vinto una scommessa con le amiche della piscina e mi decisi a dargliela. (questo è meno romantico)
Ho tradito, una volta con Bruno, che ho ri incontrato qualche anno dopo il fatidico primo bacio. Non ci sono andata a letto, ma me ne ero innamorata, il ché forse è peggio.
Successivamente sono stata infedele solo per vendetta, prima con Gu, che mi interessava poco, se non per pareggiare un conto e poi con un tipo australiano. Gu mi piaceva ed è piuttosto evidente che mi presi una bella cotta, e in fondo mi piace un sacco pure adesso. l'australiano è durato poco: era asfissiante.
Poi ci sono stati svariati personaggi più o meno sensati, tra cui il più deludente di tutti: un bergamasco, che sembrava pieno di virtù e molto promettente, ma che ha la testa più chiusa, retrograda e arretrata di uno che zappa la sciara.
Poi io ho fatto la testa di cazzo mandando tutti a quel paese. Poi, come sapete, ho pensato di tornare sui miei passi.



Anime Gemelle
Ho molti conoscenti, pochi amici, poche persone con cui condivido integralmente i miei pensieri. 
Quasi tutti i miei amici li sento poco, li vedo pochissimo.
La mia migliore amica, con cui ho passato i migliori e i peggiori anni della mia vita la conosco da più di 20 anni. è la mia metà. Siamo cresciute insieme, abbiamo condiviso spesso le stesse gioie e gli stessi dolori.
Litigavamo come due dannate, con annessi calci e pizzicotti, ma siamo diventate inseparabili. Anime gemelle
Siamo uguali e siamo completamente diverse, ci completiamo.
Non ci sentiamo mai, ma quando cominciamo stiamo al telefono non  meno di 4 ore per volta.

Ho lasciato sgretolare molti rapporti con persone che reputavo cari amici, perché improvvisamente li ho visti limitati e ristretti, ho visto delle persone che non avevano nulla di più da offrirmi e alle quali non potevo dare nulla, di me perché non capivano il mio pensiero. 
Ho allontanato amici perché non c'era una simpatia, una connessione, un di più, solo una condivisione di tempo, spazi ed esperienze simili.
Le nostre vite, pur essendo simili hanno preso strade diverse.
Per molti amici sono una psicoterapeuta o un Guro-Santone che dispensa consigli su commissione.
L'ancora di salvezza che c'è quando serve una voce amica, un supporto pensante.

Ho rivalutato amici, Peppe, parlo di Peppe, perché pur avendo una vita semplice e molto limitata, ha un'interiorità ricca e una mente fertile. Non è chiuso al cambiamento. Ci sentiamo raramente ma parlare con lui è come respirare aria fresca.

Ovviamente Bruno è stata un anima gemella a tempo determinato. Mi piacerebbe provare nuovamente qualcosa come quello che provai con lui.


Io e mia sorella non ci sentiamo mai. Non ne abbiamo l'esigenza, forse non abbiamo un legame strettissimo, se stiamo troppo insieme litighiamo, però siamo molto unite ed io so, che niente e nessuno potrà allontanarci..
Siamo state sole, a lungo, ma eravamo sole insieme.


Ho scoperto una amicizia interessantissima ed inizialmente pilotata con una collega, che trovo una ragazza affascinante e molto stimolante, ha un punto di vista diverso dal mio e sempre molto acuto. 
Poi amiamo il cazzo e ne parliamo in continuazione.

Poi c'è l'ex, che  fa strano guardarlo come se fossimo estranei. Ma adesso mi sto abituando all'idea perché sento che sono cambiata moltissimo. Oggettivamente penso che non fu una grande anima gemella, troppo terrestre e razionale per starmi dietro, alla lunga fu castrante e freddo. Ma in qualche modo ci completavamo e soprattutto all'inizio fu un'ancora a cui mi aggrappai e da cui credevo di trarre stabilità ed equilibrio.
Cosa quantomai sciocca, col senno di poi.


E poi, ultimo, un Calimero piccolo e nero -anche se è ariano e sta crescendo-, povero, bistrattato da questa penna virtuale che gliene ha scritte di cotte e di crude, ma tutte meritatissime: Guglielmo.
Che si è sempre guardato bene dall'entrare, se non marginalmente, occasionalmente -e in modo assolutamente controllato da lui secondo il suo gusto- nella mi vita ma che è stato chiave di volta di questi cambiamenti.
E che lui lo voglia o no è stato ed è importante.
Quindi in definitiva non è stato neanche così marginale come credeva.
E anche se ne tollero le intemperanze e non tollero le inconsistenze, alla fine mi fa simpatia, mi piace.


E mi dispiacerebbe "perderlo" perché Sua Signoria Se-Medesimo ha stabilito in totale assolutismo che è arrivata l'ora di tagliare i ponti. Arrivederci e grazie -al cazzo-
Senza tenere in conto la mia Me-Medesima Persona che lo considera valente anche al di fuori del mero ambito sessuale.
 NO!
Vostro Onore, la verità è che io mi oppongo!

conclusioni
grazie per avere letto fino a qua.
Ho suddiviso in capitoletti il post, non perché io veda la mia vita come qualcosa di frammentato o non armonico, ma solo per rendere agevole la lettura, che si sa, sul web vuole essere sempre coincisa e "a colpo d'occhio".
Ho scritto questo post in un unica mattinata, appunto perché sono arrivata ad avere uno sguardo d'insieme, ampio, coinvolto ma sereno e sentivo il bisogno di togliermi pesi, corazze, sciogliere nodi.

Io guardo davvero l'insieme e l'interezza, non mi piace avere a che fare con pezzi sparsi qua e là. Un po' come nella musica classica mi piace il prodotto finale, ma non potrei mai sentire solo uno strumento. Motivo per cui non ho mai deciso di imparare a suonarne uno, avrei voluto padroneggiarli tutti.
Credo che dall'unione, dal complesso, si possano scindere le diverse parti, ma l'armonia prevede che tutte collaborino in un insieme perfetto.

E nonostante i casini e i tormenti che ha patito il mio cuore, credo che l'amore sia la cosa più semplice e armoniosa dell'universo.. E non parlo da Barbara innamorata, parlo da barbara è sola  e pensa a cosa la fa stare bene. Perché per me, parlare di amore è qualcosa in più del romanticismo o del sentimentalismo o dello stare stretti in un lussurioso abbraccio.
Credo che siamo fatti di emozioni, che sì, sono complicate e confusionarie, ma ci uniscono come il mare lega isole altrimenti sperdute.
E le emozioni si cercano e si riconoscono le une negli altri.
Per cui trovarsi è semplicemente bellissimo. Magari difficile, ma bellissimo.




PS, lo volevo postare il giorno del compleanno, ma l'ho scritto talmente di getto che mi sembrava un peccato rovinare tutto per  una questione di date.


PPS, dopo tutta questa pappardella, per sei mesi non scrivo più.

12 commenti:

  1. Io sono una bilancina, ma non rispecchio (più) le caratteristiche comunemente associate alla bilancia. Da bambina sembravo aderire meglio al mio segno: sapevo disegnare molto bene, a detta della mia insegnante all'oratorio avevo un orecchio e un talento naturale per la musica (suonavo il clarinetto e il piano) ed ero molto. molto. MOLTO vanitosa, vanità che si esprimeva in una cura maniacale per l'abbigliamento (per il trucco era un po' prestino).
    Ma... mi sono guastata col tempo.
    Ho letto quasi tutto con attenzione, perché ho avuto a che fare con il tuo segno zodiacale in passato, e anche se fidarsi di un oroscopo per definire una persona è un po' approssimativo, ammettiamolo, un po' tutti qualche volta ci caschiamo.
    Può anche darsi che ci sia un fondo di verità; cioè che i segni zodiacali tendano a definire, geneticamente, determinate caratteristiche nel nascituro, ma che poi lo stesso sia sempre per lo più soggetto alle esperienze di vita e al carattere derivante dai genitori e familiari. Vedi il mio caso.
    Posso dirti che leggendo questo post mi sei sembrata una persona dalla vivace intelligenza, e colgo l'occasione per dirti che il tuo modo di scrivere e di raccontarti mi suscita ammirazione. Hai delle doti espressive, comunicative e anche un po' auto-ironiche notevoli.
    Ok, scusa, mi metto sempre a valutare tutto ^^"
    Ti seguo :)

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    1. Grazie per il tuo commento Valentine, Grazie per aver letto, deciso di commentare in modo così completo e grazie per i complimenti :D benvenuta nel blog!!!

      Non so quanta attinenza ci sia tra personalità e segno zodiacale.. tuttavia io qualche similitudine la trovo, probabilmente forzata e deviata, magari non sono un'osservatore neutrale perché mi convinco di vedere tratti e caratteristiche che in effetti non sono reali, ma ribadisco che trovo delle somiglianze.
      Ovviamente le esperienze contano molto, ma l'aspetto preponderante, secondo me, è sempre il carattere.

      E non ti scusare per i giudizi che dai, qui i commenti sono liberi, perché mi piace che ci sia il massimo scambio e la massima interazione tra gli utenti.
      Passerò a leggerti presto, adesso è troppo tardi :D

      A presto!

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  2. Tieni duro....laureati e poi fai quel che vuoi, cerca di capire cosa ami davvero. Molte delle tue esperienze le conosco, una cosa so, che è difficile metterle da parte perché all'improvvisa ritornano, bisogna conviverci anche se non è Semplice, ma tu non mollare.
    Ribadisco a te sempre ogni bene.

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    1. Io non mollo mai, giro attorno ma non mollo, purtroppo è una maledizione. Fossi un pelo più strafottente, arrivato ad un certo punto mi farebbe comodo.

      Mi spiace che anche tu sia passata attraverso determinate esperienze, io sento che per me si è chiuso un ciclo. E davvero è acqua passata, qualcosa che non riverbera neanche lontanamente in me.

      E se ho imparato come lasciare andare il dolore (che a mio avviso è la cosa più rassicurante del mondo a cui ci si aggrappa ogni volta che si può) posso lasciare andare tante altre cose, persone e situazioni che non valgono più la pena di essere vissute.

      M, il Destino ci aspetta!

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  3. Il tuo lungo post l'ho letto tutto, tutto ed offre lunghi spunti di riflessione. Però riassumerò il commento (perché sono col telefono e farei un fritto misto in cui in si capirebbe probabilmente nulla xD) in un: se è vero che stai diventando uno scorpione allora buona fortuna, io lo sono dalla nascita e non ti dico XD
    Comunque non lo sapevo che dopo una certa età prevalesse l'ascendente :) non so se ci credo (non nel senso cbe non credo alla tua parola, eh ^.^)

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    1. Questo è quanto sostiene una mia amica naturopata, ha delle teorie riguardo segni zodiacali e altro.
      Il fatto che l'ascendente diventi preponderante, da ciò che so/mi ha spiegato, deriva da due fattori: il primo è il segno, alcuni sarebbero più forti e caratterizzanti di altri e poi dipende da come si lega col segno zodiacale, il secondo dipende dal fatto che l'ascendente dovrebbe regolare la personalità esterna, quello che si vede dal di fuori.

      Che sia vero, falso o una credenza di comodo non lo so. Ma spero di maturare presto una grandissima Facciadastronza, più di quella che ho come dote naturale XD :D

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  4. Cancro ascendente scorpione e pure plutone in scorpione spiegano molto bene alcune dinamiche tendenti all'autosadomaso che ti applici a volte da sola :)

    PS: confesso... ho saltato alcuni pezzi di lettura, ma poi con calma ci ritorno

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    1. Vero, verissimo, masochismo sfrenato. :(

      Non ti preoccupare, mi rendo conto che sia una lettura lunga e non proprio leggera.

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  5. Adesso capisco quando mi dici che ciò che scrivo assomiglia a come ti sentivi tu quando avevi la mia età.
    Mi è piaciuto tantissimo l'aneddoto della piscina. Tralasciando tutto, è un post stupefacente: ti sei descritta nei minimi particolari, e non nei particolari banali ed è come se metà della tua vita l'avessimo vissuta anche noi e vista come se fosse un film.
    Ancora auguri di buon compleanno, sei una tipa tosta ahaha!
    Un bacio

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    1. Spero che tu sia capace di intraprendere strade diverse, migliori.
      Ognuno ha la propria, ma certi sentieri è meglio evitarli a priori, potendo scegliere.

      Graie per essere passata :) mi ha fatto davvero piacere, e grazie anche per il tuo parere su quello che ho scritto ^__^

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  6. Senza spendere parole inutili, direi semplicemente che sei magnifica.

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    1. Io non mi sento meravigliosa per quello che ho vissuto, anzi è la mia zona d'ombra.
      Nonostante abbia vissuto e superato delle esperienze che mi hanno dato davvero moltissimo, penso che l'aver provato certi vuoti (parlo della depressione) non valga quanto la lezione che se ne è tratta.
      la forza che se ne è tratta.
      tuttavia penso che fosse inevitabile visto il contesto e la mia fragilità.
      ognuno ha la sua strada e su quella è chiamato a camminare.

      Grazie per avermi letta :)

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