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. . .


lunedì 9 gennaio 2017

Blackout

Giaciglio
Questo blog ha assunto i connotati di un diario, il diario è diventato questo blog.. quindi direi che quanto sto per scrivere sia in linea con i contenuti:


Quest'anno è cominciato di MERDA.



E non solo perché ho fatto da granny-sitter, ho dormito in soffitta, a capodanno c'era il mio ex -più algido e polite che mai- ma anche perché un provvidenziale malessere che mi ha fatto saltare tutti gli appuntamenti che avevo preso con gli amici, gli zii e una papabile romanza da vacanze natalizie!!

←foto della soffitta di casa, adibita a camera da letto, in cui ho dormito, cedendo la mia camera da letto alla nonna.
Mi sono sentita un personaggio dickensiano, un po' Harry Potter nel sottoscala..
Ma cosa non si fa per la nonna?

Per il resto la mattina del 6 gennaio è andata così:


Ho gli occhi chiusi e sono distesa bocconi, nelle orecchie, una musica infernale, fortissima, di tamburi mi richiama alla realtà.
Sento il freddo gelido su una guancia e sul corpo. Faccio fatica ad aprire gli occhi e non capisco nulla.
Il crescendo di percussioni risveglia i pensieri: 
Sono caduta dal tetto
Ho dormito troppo
Che ci faccio a terra
 
Perché mi sono svegliata per terra.. 
Mi porto una mano alla bocca perché mi sento come se avessi sbrodolato saliva dormendo, ma quando guardo la mano mi accorgo che è rossa, è sangue.
I tamburi sciamano, riprendo contatto col corpo e mi alzo, stordita, confusa.
Sono nel bagno, ho i conati, perdo sangue dal naso.


Avevo passato una notte pessima tra nausee e spasmi, mi ero svegliata due ore prima e non avevo mangiato. Avevo solo rimesso.
Poi sono andata in bagno per rimettere nuovamente i postumi di una pessima intossicazione. I crampi allo stomaco, la nausea, la pressione bassa, la febbre, una zaffata di profumo fortissimo. Il blackout.



Vista la disposizione del bagno e la mia posizione al risveglio -ai piedi della colonna del lavandino, tra essa, il muro, lo specchio e il porta asciugamani in ferro battuto- avrei dovuto spaccarmi la testa da qualche parte, invece per qualche millimetro, la mia testa è rimasta integra.
Così come l'arredo dei sanitari.

Quindi, siccome anche stavolta sono viva, forse questa merda servirà a concimare qualcosa di molto bello e molto promettente..!



Stanotte ho fatto un sogno molto particolare, bello. Ma ne parlo domani.

4 commenti:

  1. Dopo le cose brutte arrivano le cose belle basta solo aspettare importante che tu stia bene. Sii forte Barbara.
    Il mio abbraccio
    Maurizio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Domani torno ai posti di combattimento, su nel gelido nord, d'altra parte è stato un malessere tanto forte quanto rapido.

      farò un corso rapido di "pazienza per principianti"!

      Elimina
  2. Si dice che la pazienza é la virtú dei forti ... quindi presto sarai fortissima !!!

    RispondiElimina

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