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. . .


martedì 8 maggio 2018

Molestie #1




Non so se a voi sia mai capitato di essere vittima di molestie. 
A me sì, mi è successo 4 volte di essere seguita da perfetti sconosciuti, tre dei quali volevano parlare con me, uno di questi, sabato scorso, mi ha anche messo le mani addosso.

C'è chi considera molestie anche gli apprezzamenti non richiesti, urla, fischi in mezzo alla strada.
Io personalmente li trovo fastidiosi e invasivi, ma di questi ho perso letteralmente il conto.


Non sono bella.
Non sono neppure una pertica.
Non vado in giro mezza nuda.
Non do confidenza agli sconosciuti.
Non mi metto in mostra.
Ho una bella chioma, è il mio vanto. (unica cosa per la quale riconosco di essere notata)



Ma al molestatore non serve un pretesto per disturbare, gli basta vedere una donna che rientra la notte, percorrendo un tratto di strada da sola.



Il fatto:

Mentre ero assorta nei miei pensieri, sento lo scalpiccio di un passo svelto, ma ciondolante, ritmico, che si avvicina dietro di me, mi supera, si mantiene per qualche momento davanti a me ad una distanza pressoché costante, quasi camminasse con la mia andatura; in quel momento un pensiero si fa largo allontanando tutte le altre idee: "se questo qua mi volesse seguire, lo farebbe camminandomi davanti" comincio a tenerlo d'occhio.

Poi lui accelera, si ferma poco più avanti in corrispondenza di una traversa -l'unica traversa in quel tratto di strada- e si guarda attorno come se si fosse perso. Quando gli passo vicino ci scambiamo uno sguardo che gli sarà sembrato amichevole, perché in quel momento comincia a parlarmi, mi chiede se voglio prendere un caffè, come mi chiamo, quanti anni ho, se voglio andare a casa sua a prendere il caffè.
Mi sono già trovata in situazioni simili, mantengo la calma, do risposte tranquille, dico di no.. Ma lui insiste.

Sono a 50 metri da casa, è l'una e mezza di notte, ha piovuto e la pizzeria della zona ha chiuso prima, la piazza è deserta, anche il chiosco ha chiuso... cazzo!
Lui sta diventando insistente, il tono della voce è incalzante, sicuramente i mie coinquilini non saranno rientrati a casa, per strada non passa nessuno, sono sola, cazzo-cazzo
cosa faccio, dove vado?
In quel momento mi sono sentita combattuta combattuta perché non volevo portare il molestatore fin sotto casa mia, ma allo stesso tempo non sapevo dove andare, cosa fare.

Mentre penso a come cavarmi di impiccio, ormai siamo davvero a 10 metri dal portone, ecco che mi arriva una manata sul culo.
Mi volto, lo spintono e gli dico di starmi lontano. 
Mi stupisce lo sguardo vitreo come fosse vuoto che aveva stampato in viso.
Risolto l'impasse in cui mi ero bloccata: fila a casa, ora, se vede dove abiti poi ci si pensa, intanto scappa e mettiti al sicuro.

Prendo chiavi e cellulare, mi infilo nell'androne illuminato. Lui, che era rimasto 5 o 6 metri alle mie spalle e forse non si aspettava che mi fermassi per spingerlo via, raggiunge il portone, legge il numero e poi non so cosa faccia, dove vada..

Io chiamo i carabinieri per segnalare un uomo molesto e spiego il fatto. Ma loro sono coglioni come nelle barzellette e non mi chiedono neanche come è fatto sto tizio. "manderanno una volante".



Di questo tipo ricordo tutto, altezza, lineamenti, le spalle spioventi, la camicia a quadri blu scolorita e i jeans, ma più di tutto ricordo il volto, la sua espressione insignificante e vuota, come se non sapesse neanche lui cosa stesse facendo.
Insomma non aveva la faccia di uno arrapato o sbronzo.. era strano.




12 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Sei stata molto coraggiosa, hai fatto bene a reagire dandogli quello spintone. Io, detto senza fare troppi giri di parole, me la sarei fatta addosso. Mi dà un sacco di ansia solo sapere che c'è uno dietro di me che cammina (non una folla, quello è normale, ma mi dà fastidio essere da solo e sapere che c'è uno che cammina dietro di me, anche di giorno). Sono veramente basito dalla risposta che ti hanno dato i Carabinieri, conosco il loro modo di lavorare e spero che sia stata veramente una sgradevole eccezione, questo mancato intervento. I Carabinieri hanno il dovere di intervenire, raccogliere la tua testimonianza subito, quando i fatti sono freschi e farsi un'idea. Come lo ha fatto con te, il maniaco può infastidire tante altre donne.

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    2. grazie per il tuo contributo Riccardo :)
      Sono sempre contenta di leggere un nuovo intervento,anche il tema è spiacevole come pochi.

      So che i carabinieri sono tenuti ad intervenire tempestivamente, ma pare che a Torino ci mettano un bel po' di tempo.
      Sicuramente non mi hanno cercata per raccogliere una più accurata segnalazione.

      Cmq, detto ciò ho solo un po' di sangue freddo al momento opportuno, peccato che poi passata l'emergenza mi senta in bilico sul vuoto..

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  2. Non ho parole. E sono sicuro che la maggior parte delle donne cui voglio bene ha vissuto esperienze simili alla tua. Forza!

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    1. Eh, anzi in effetti è un'esperienza piuttosto comune, anche se non dovrebbe essere così.. ma purtroppo siamo circondati da bestie

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    2. Ed ovviamente fino all'altro ieri, spero che le cose siano diverse ora, si dava 'colpa' alla donna, quando andava bene 'anche alla donna', altrimenti 'solo alla donna'. Dio che schifo l'umanita'. Un abbraccio Barbara.

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  3. Hai avuto il sangue freddo come si suol dire. Non so come ci si senta ad essere inseguiti anche perché è qualcosa che capito soprattutto alle donne. La mamma del cretino é sempre incinta.

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    1. Caro Inneres, vengo da una città del sud e fin da piccola sono abituata a tenere certi comportamenti quando cammino per strada, ad esempio camminare con un occhio avanti e uno dietro, perché non succede mai niente, ma se succede: "cu si vardau si sarvau"
      letteralmente chi si guarda alle spalle si salva.

      e comunque ci tengo a precisare una cosa importante, qui non si parla di cretini, l'atteggiamento di quell'uomo è un REATO, la legge lo condanna come VIOLENZA SESSUALE poiché è un gesto deliberatamente intenzionale.
      Quindi comincia ad usare i vocaboli giusti nei contesti giusti, pensare in modo adeguato aiuta la società a migliorare se stessa.

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    2. Non sapevo che fosse reato ma dicendo che é un cretino non volevo sminuire quello che ha fatto, non era mia intenzione e se lo hai pensato mi scuso.

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    3. Grazie per la tua precisazione, non mi sono sentita offesa dal tuo commento precedente, ma ci tenevo a specificare per non sminuire l'accaduto e per educare (non te) ma il Lettore-qualunque-di-passaggio che su questi temi deve essere informato e non deve leggere idee approssimative.

      Grazie Inneres!

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  4. Anche questo mi è capitato, una decina di anni fa: stavo camminando dall'università verso la stazione, da sola, in pieno giorno, incrocio un signore (avrà avuto poco più di cinquant'anni) e siccome mi saluta, saluto, perché penso: magari è qualcuno che non riconosco, o anche solo perché capita quando ci si incrocia di salutarsi. E poi questo mi segue (me ne accorgo solo dopo un po') e mi ferma, dicendomi mi hai salutato, pensavo volessi conoscermi. Io sono entrata nel panico, per fortuna era pieno giorno e ormai ero arrivata a un incrocio un po' affollato e avevo la scusa pronta del "perdo il treno" che era la verità, ma giuro che non sapevo cosa dire. L'espressione sul volto della persona la ricordo bene: riuscirei a definirla solo come viscida. Io posso capire che alcuni uomini non riescano a comprendere la sensazione che si prova a subire questo genere di violenze, è difficile da spiegare a chi non le abbia provate, ma ti lasciano un senso di insicurezza enorme dentro e non è perché esageriamo, è perché non sai fino a che punto uno possa poi spingersi e tu fino a che punto potrai difenderti...

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    1. Mi slspia per questa tua disavventura, è sempre spiacevole trovarsi in una situazione in cui ci si sente "braccate".
      Secondo me è importante mantenere la calma in queste situazioni e avere il sangue freddo per scappare o per difendersi.
      Purtroppo, anche se il panico puo essere immediato, non è d'aiuto in queste circostanze 😑

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