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. . .


sabato 13 gennaio 2018

alea iacta est



Signore Lettrici e Signori Lettori,
   avete presente quando non sapete che fare, quando siete nel dubbio del "faccio un nuovo giro di giostra magari stavolta vinco" -anche se non so cosa vinco, troppo vasto immaginarlo- oppure "non lo faccio perché se perdo esco col cuoricino ancor più mutilato di come già non sia?"

Nel dubbio ho sempre consigliato a tutti di perdersi consapevole del fatto che solo perdendosi è possibile scoprire nuove vie, nuovi modi di essere, nuove risorse.

Però inoltrarsi in questo nuovo labirinto richiede un bel po' di coraggio, ecco... io non brillo per coraggio.
Io provo ad essere razionale e quando vedo che i contro superano i pro.. non c'è troppo da girarci attorno: saluti e baci, ci vediamo alla prossima, meglio chiudere in tempo, meglio fare un passo in dietro  quando c'è ancora possibilità di non  rompersi l'osso del collo.


Immaginate che il bello Scapigliato sia un bel principe rinchiuso nella torre più alta, del castello più lontano, del regno più sperduto, circondato in ogni dove dalla sua ex. 
OVUNQUE e SEMPRE.
ok, non è così onnipresente e lui non mi da motivo di esserne gelosa, ma quando due si conoscono da tantissimi anni e sono così bene aggrovigliati anche i rispettivi congiunti non c'è che da aspettarselo. infatti me l'ero figurato.
Barbarella, nei panni della Bella e audace principessa difronte alla foresta intricata e impenetrabile in stile bella addormentata Disney, si sente un po' sovrastata dalla notevole difficoltà del caso.

La nostra eroina, si mette le mani tra la folta chioma della sua bellissima testolina ricciuta e proferisce parole di sconforto, tra il: mollo tutto e mi trasferisco alle Hawaii; e il: era più semplice continuare a fare l'innamorata di Gu, che tanto era perso in partenza.

invece adesso mi sento persa io.. e non so che fare.


Complicated. Very complicated


Ma la nostra eroina che, come dicevamo, non brilla affatto per coraggio e prova ad essere raziocinante fallisce miseramente, MA risplende magnificamente, come la più fulgida delle stelle, di sana, genuina,  potente, ostinata e romantica FOLLIA.
Ieri nel momento in cui, vinta dallo sconforto per aver appreso quanto tapina, sfigata, altamente frustrante fosse la sua condizione, Barbara ha dato di nuovo prova di splendida idiozia -consigliata dalla Vocina in quell'area del cervello deputata alle sublimi intuizioni che già in precedenza si sono rivelate essere affidabili, quindi ci aspettiamo grandi risultati anche stavolta-.

In particolare, mentre ero intenta ad analizzare la situazione piuttosto sfavorevole che mi si profila difronte, mentre pensavo ad un modo elegante per mettere in atto una fuga, ammesso che si possa elegantemente fuggire, mentre pensavo "ecco, che anche questo treno ha una sua fine e adesso la vedo più chiara che mai" con il conseguente senso di claustrofobia, la Suddetta Vocina ha detto due cose:

 #1 NO, non c'è fine.
Questo è il nucleo della follia romantica: lì dove chiunque sano di mente, ci penserebbe su due volte e direbbe prosaicamente masticazzi; io mi sento che se un limite c'è, non è quello: non il passato ingombrante in sé. 
C'è poco da discutere perché qui si tratta di sensazioni.. e non c'è modo di ragionare con le cose che scorrono sotto pelle..

 #2 Immagina cosa accadrebbe se anziché impegnarmi nella lotta, nell'ostilità e nella distruzione, utilizzassi tutte quelle energie per costruire, per creare, per non lasciarmi abbattere dalle situazioni esterne, il condividerle per un obiettivo comune: stare insieme e stare bene, in due.

E questa è la sacrosanta verità, finora l'ho vissuta sull'onda del: non c'è bisogno che io faccia niente di emotivamente impegnativo, le cose vanno da sé. Che in effetti è pure giusto nel momento in cui ci si avvicina per la prima volta a qualcuno, serve a non mettere paletti e a non forzare le situazioni che si creano naturalmente. 
Ma se poi non faccio niente e spendo comunque energie per guerre, rimostranze e paranoie varie.. che senso ha?
E se lui mi piace tanto, se mi sento affezionata, se mi fa svegliare la notte in preda a sogni o deliri euforici.. se forse mi sto innamorando.. di che discutiamo?
C'è da fidarsi e abbassare le difese e smettere di riversare sul presente ansie dovute a storie passate.





Quindi data l'incontrovertibilità della presa di coscienza al punto 1, va da se l'inappellabilità della decisione 2, ne è unica e sola conseguenza: 

È arrivato il momento di mettersi davvero in gioco e dare il mio contributo al funzionamento di questa storia.

Questa mia decisione non è discutibile salvo eventuale e dolorosa marcia indietro dello  stesso Scapigliato che potrebbe sentirsi ingiustamente pressato o spinto a cambiamenti troppo grossi per lui, per l'ambiente che lo circonda, per il consolidarsi che le precedenti situazioni hanno avuto nel tempo.


Detto ciò, penso sinceramente che sarà pesante, ma credo che si possa provare, sono fiduciosa e questo potrebbe essere un buon banco di prova per testare quello che ho appreso dalle precedenti esperienze.

Riuscirà la nostra eroina veterana del survival-horror-love a destreggiarsi in questo nuovo gioco di squadra -le cui regole sono nuovissime e totalmente diverse- introdotto direttamente a difficoltà Mythic???????????????? Lo scopriremo solo giocando!

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