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sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
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. . .


sabato 1 dicembre 2018

4 Negroni


Questa non è la storia di una sbonza


Da settembre la GTT ha incrementato il numero di controllori sui bus cittadini. 
La linea che passa sotto casa mia non è tra le più controllate e talvolta potrebbe essere capitato che accidentalmente e non del tutto volontariamente sia salita su un mezzo senza il biglietto.

Qualche tempo fa, durante una serata di lupi con pioggia e vento, mi trovavo su uno dei suddetti mezzi -casualmente e non volontariamente- sfornita di ticket. Mi metto nel corridoio in fondo vicino al motore perché lì c'è caldo.
Un paio di fermate dopo la mia, salgono sul bus 4 ragazzoni neri, ma neri-neri e ben piantati.
Con quell'aria da immigrati che fa spostare la gente a cui si avvicinano. 
Questi si siedono nei 4 posti vicino a me e io resto esattamente dove sono perché freddo batte paura dell'immigrato e perché questi -in quel contesto- non mi sembravano tipi di cui preoccuparsi.

Tra gli scrosci di pioggia e le folate di vento arriviamo, più o meno a metà tragitto senza intoppi, quand'ecco che ad una fermata, il bus intercetta due controllori bagnati e infreddoliti che aspettavano un altro mezzo... Ma vuoi tu bravo collega lasciarli lì a prendersi un po' d'acqua allo stravento?
OVVIAMENTE NO
e il nostro simpatico autista strombazza col clacson e li invita a venire su.
entrano dalla porta anteriore incerti sul da farsi.

In un attimo si scatena il panico!
Un brusio di diffonde, il movimento delle teste che si sporgono si propaga, gente tranquillamente seduta si catapulta fuori dall'autobus, un ragazzo infila la mano in tasca per prendere un biglietto e obliterarlo con un gesto talmente ampio e rapido da sembrare mio nonno buttare l'asso di mazze durante una patita di briscola..
Quando mi rendo conto di ciò che sta accadendo mi volto per scendere, ma mannaggia-ai-diavoli le porte si chiudono davanti la mia faccia e penso: sono fregata

In quel momento, esattamente in quel momento, il mio sguardo incontra quello del controllore e , nonostante si trovi dall'altra parte del bus, lui capisce, lui sa... lui conosce l'espressione che si è disegnata sul mio volto. 
ora sono davvero fregata.

Il suo collega comincia a controllare chi occupa i posti avanti e lui invece incede con passo sicuro verso la coda del mezzo, rivolto verso di me, non posso più scappare!
I ragazzi al mio fianco si agitano ma uno di loro li calma e osserva la situazione con fare disinvolto, ha notato lo scambio di sguardi tra me e il controllore.

Anche lui sa che quella fottuta sono io.

quand'ecco che giunto a metà strada, il Controllore improvvisamente si accorge di quei 4 grossi, neri, bravi ragazzi, un po' più agitati di me ed improvvisamente si blocca!
Talmente tanto preso dalla sicurezza di avermi inchiodata non aveva notato chi era seduto al mio fianco. In quel momento un pensiero gli trapassa la mente, ma il nostro intenso scambio di sguardi mi permette di leggerlo: 
Se controllasse me e -malauguratamente- avessi il biglietto, poi dovrebbe controllare loro.. che sono in 4 e sono grossi e sono neri e probabilmente non hanno il biglietto e sicuramente non vogliono farsi multare..


Fuori il biglietto!


«Biglietto!» Il controllore si gira a fianco del tizio che aveva appena obliterato in modo teatrale e «no! non va bene! ha obliterato adesso ma non è salito a questa fermata!» .. e vai di discussione..

Inutile dire che alla fermata successiva io e i 4 negroni siamo scappati.
tutti e 5 rei consapevoli, chi di essere stata scoperta e chi di aver salvato la complice improvvisata.

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