Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


lunedì 26 marzo 2018

and yet thou lov'st me not



and yet thou lov'st me not,
an never wilt - Love dwells not in our will-
Nor can I blame thee - though it be my lot
To  strongly, wrongly, vainly love thee still

Byron




bolle di sapone


sono i miei intemperanti moti dell'animo.
un momento prima ci sono, un momento dopo puff, spariti nel nulla.


Non che la mia incazzatura non fosse sentita (io le sento moltissimo a causa della mia permalosità), non che diventi meno importante, perchè se qualcosa mi ha ferito evidentemente ha toccato un tasto che per me è importante e tocca la mia sensibilità.


Ma un momento di tristezza profonda a volte è proprio come uno scoppio di felicità: passeggero e inafferrabile.
Scorre via.
Non lascia traccia di se dopo il suo passaggio: senza ombre nei sorrisi, senza cicatrici.. una bolla di sapone che per sua natura si dissolve in una esplosione insignificante.



sabato 24 marzo 2018

Seta


Stamattina ho letto "Seta"
Ancora non capisco se sono state tre ore del mio tempo ben spese oppure no.
Quel che è certo è che oggi è una brutta giornata.

Scura nel cielo, senza altra meta che il proprio smarrimento
di questo libro, penso sinceramente che avrebbero potuto scriverne un racconto breve, 100 pagine di cui 50 bianche,  l'ho trovato ripetitivo, privo di emozioni e scialbo. si fa leggere ma non mi è piaciuto.

Ieri in biblioteca ho preso 5 libri, di quelli che non avrei mai comprato, ma che posso prendere in prestito e leggere velocemente.
Adesso mi accingo a leggere "Il profumo".
ho lasciato momentaneamente a metà Inferno e Il Signore degli Anelli, ma avevo bisogno di letture scorrevoli e disimpegnate.


Sono molto triste.
Mi sento malinconica.
Leggo per non pensare.
Vorrei solo un po' di tranquillità, godere della felicità che provo senza che qualche incauto me la si strappi dalle mani.
Vorrei che ci fosse stato il silenzio ieri.
Vorrei un po' di gioia per dividerla, per viverla.
E soprattutto, ieri sera avrei voluto un attacco di narcolessia. Invece no!


Voglio solo dimenticare tutto.

Ci vorrebbe un fazzoletto di seta per i miei occhi.

Ma non riesco e il mio cuore fa collezione di pugnalate.



venerdì 16 marzo 2018

Inferno - Strindberg


Una lettura facile-facile.. che volevo inframezzare al Signore degli Anelli e a SdC-II


in copertina: Munch, Autoritratto all'inferno

Ho comprato questo libro per sbaglio, avevo confuso il nome dell'autore con un altro, comincio a leggerlo e mi accorgo subito della Stranezza del testo.

Un io narrante, no una biografia, no.. un io che nel presente si racconta: quello che fa, le cose che pensa, il proseguire degli eventi che si svolgono.
Un racconto allucinato, angosciante, un calderone di fatti, pensieri, esperienze, lamenti. 
In effetti che cosa mi aspetto da un libro che si intitola "Inferno"?

Ad una più accurata analisi del testo scopro che l'infelice autore non solo era un femminaro mezzo alcolizzato, ma era anche affetto da turbe paranoiche.

Proprio una lettura facile e leggera.
è solo un piccolo di volume ma presenta una elevatissima  densità intrinseca.

A discapito di ciò che sembra, lo stile narrante è semplice, la narrazione non è lineare ed è completamente privo di descrizioni.
Ci sono solo impressioni, sensazioni, pensieri sconnessi e fatti









breve citazione di Inferno
Per chi fosse interessato, Strindberg ha scritto anche un testo che si intitola L'apologia di un pazzo.
Non l'ho letto.

Inferno è uno di quei testi che, per essere capiti, devono essere letti solo dopo aver dato uno sguardo alla biografia dell'autore, di solito io la evito come la peste -ed evito anche le introduzioni neanche facessero venire malattie mortali- ma in questo caso è fondamentale avere uno sguardo d'insieme per capire quella che altrimenti sarebbe solo un racconto squinternato :)



Incipit




Off-topic:
Nel frattempo scopro con un certo imbarazzo che la mia coinquilina e il suo ragazzo condividono tutto, anche la pausa pipì.

sabato 3 marzo 2018

Senza capo né coda

randomerie #3


la verità è che non scrivo da un mese e non ho voglia di scrivere non perché manchino gli argomenti, ma per inerzia. Le novità sono tante e anche piacevoli.

1# neve
dalla finestra dello Scapigliato
mai viste tante nevicate come in questo periodo.
La neve mi piace.
mi torna in mente una filastrocca che suonavo a scuola:

Neve, neve
scende lieve
con l'incanto
del suo manto
sui camin
sui giardin
din din, din din din

e rimanendo in tema di canzoni e filastrocche mi torna in mente anche quella del bosco di betulle.. era malinconica e dolce. 

Dal bosco di betulle si leva una voce amica
è il vento che tra le foglie sussurra per me
rivedo i miei vecchi amici,
risento le mie compagne,
rinascono camminando i ricordi di un dì..

mi pare che fosse così, correggetemi e sbaglio.


2# ricordi
Rimanendo in tema di ricordi Faccialibro mi ricorda che 8 anni fa ero spensierata, innamorata e credevo sarebbe stato eterno -invece non c'è niente di più caduco dell'amore-.
tre anni fa ero disperata il mio mondo crollava inghiottito dal caos.
due anni fa ero triste e rassegnata
l'anno scorso ero solo rassegnata e vedevo il nero e il vuoto ovunque, mi sentivo sola, ma non mi interessava, riuscivo a vedere oltre e in fondo mi sentivo forte e molto felice.
oggi continuo a sentirmi forte e felice. 


3# amour
in dettaglio vene parlo poi, ma per sommi capi:
  1. non sono single
  2. maschere sono state buttate giù e dichiarazioni sono state fatte.
  3. sono leggermente inquieta, per altrui inquietudini, non perché sia influenzabile, ma entro in risonanza come un diapason senza volerlo.
  4. nonostante ciò sento una bella energia dentro, come una stella radiante costante e sicura.



4# e adesso... magia!
non ho voglia di scrivere altro, più in generale di comunicare le mie sensazioni, ci sono cose che sono passate e non ha senso discuterne, ci sono cose che non sono ancora mature e su cui non ha senso interrogarsi.
Non ho voglia di scandagliare ogni mio pensiero, ogni azione esterna, ogni motivo, significato.. 

Affinché la magia avvenga si devono chiudere gli occhi, ci vuole un po' di silenzio, non si deve analizzare il mago, non si deve guardare dietro il suo mantello nella speranza di scoprire il trucco, non ci si riesce e si rovina lo spettacolo.

Bisogna recuperare la facoltà di tutti i bambini di lasciarsi stupire, di farsi invadere e di affidarsi.
Bisogna credere, credere fermamente!






cmq, sono le due meno venti e come al solito mi dimentico di mangiare per pranzo. ma si può?

Ps, ho dato Fondazioni, adesso so come progettare, verificare muri, plinti, pali, diaframmi..
il tipo di materia con scarsa o del tutto inesistente teoria matematicamente consolidata e ricca di dati storici, formulazioni empiriche, orribile!

PPs, ho per le mani un'altra materia tutta bella ricca di tensori, matrici, equazioni differenziali, ipotesi teoriche assolutamente astratte e perfette, ad una asserzione conseguono formule e risultati.. mi sento felice!
In un mondo vago e insicuro è bellissimo avere la certezza di poter risolvere complesse forme modali con un δij leggesi: delta di Kronecker
Danke Leo!


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