Giorni strani si susseguono.
Sono in vacanza e ne approfitto per fare alcune cose:
1 le pulizie, la mia camera versa in condizioni pietose. mi seeecco..
2 comprare i biglietti per tornare in Terronia. mi seeecco..
3 finire di leggere Il maestro e Margherita -che sta sul comodino da gennaio-
4 approfondire un concetto a me sempre caro: la sincronicità. [Jung e Pauli]
5 vedermi con la NewEntry dell'estate
6 incontrare Psycho.
Psycho è una tipa che fondamentalmente si vuole portare a letto la mia new entry.. e già che c'è anche me, ma solo sotto la supervisione del suo trombamico.
Inutile dire quanto mi stia simpatica...
Incontro che richiederà ingenti assunzioni di valeriana e massicce dosi di alcohol.
felice e triste
terribilmente solo
Una sera di queste, distesi uno accanto all'altra, con la testa poggiata nell'incavo della spalla che non è la sua spalla,
Tenuta stretta da un abbraccio che non sarà mai diverso.
In un momento che avrebbe potuto essere perfetto, nel bel mezzo della tranquillità, inaspettatamente ho sentito la tristezza esplodere dentro, stringermi il cuore, il respiro si è incautamente frammentato diventando un singhiozzo prolungato e poi un sospiro lento, lungo e profondo.
Il cuore, solitamente taciturno, si è contratto in un battito doloroso, scandendo in due tempi la pena.
Un istante che mi è parso lunghissimo.
Questa canzone di sottofondo.
Alcune certezze sono solidi scogli a cui ancorarsi, altre sono baratri neri in cui sparisci.
In quel momento, durante quel respiro, Mi è stata chiara ogni parola, gesto, sguardo su cui mi sono soffermata e che mi aveva lasciata piena di dubbi e incomprensioni.
Sarebbe stata, per chiunque altro, una situazione perfetta, di cui essere appagati e felici, invece mi sono sentita naufragare nella tristezza, inesorabilmente sola.
Avrei voluto alzarmi e andarmene.
In una ruota che gira, si assume il ruolo di chi abbiamo seguito. E dietro di noi, chi ci segue sceglie (consapevolmente, il nostro è sempre un ruolo consapevole) di prendere il nostro.
Ovviamente si stava meglio prima, almeno ci si crogiolava nella candida illusione, mentre ora no.
Principio dei nessi acausali
Stamattina mi godevo la vacanza appena cominciata leggendo un articolo sulla sincronicità.
Un testo che metteva a confronto i lavori di Jung e Pauli.
Così oggi pensavo ai personaggi della trama di questo post, di come sono cambiati i ruoli e alla necessità che ha mosso questo cambiamento.
Ho pensato di parlarne con l'unico dei protagonisti a cui avrei potuto esporre tutto questo ma poi mi sono chiesta se parlare avesse senso.. su cosa? Perché?
-dall'altra parte il muto-
Poi ho capito che l'unica cosa che potessi davvero fare è smettere di parlare, di pensare, di scrivere di dare spazio. Chiudere.
Dimenticare.
Per lo meno diluire fino a dimenticare.
E usare un po' di sano #menefotto, di quello vero e sentito che viene dal cuore.
Anche i cuori migliori ad un certo punto si annoiano e dicono basta.
Quindi ho cancellato quello che stavo scrivendo, ho silenziato, archiviato e chiuso la questione.
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Keep Calm
un respiro profondo
e vado al mercato a prendere il pane
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La prima bancarella che incontro:
uno stand "nuovo" che vende robe vecchie e cianfrusaglie
uno stand "nuovo" che vende robe vecchie e cianfrusaglie
#Sinconicità
La sincronicità si realizza tra amici e tra persone che non ho mai visto come lei qui su
o con blogger che seguo: Giò.
Il quale ha detto una cosa giusta a proposito di questo fenomeno:
esso si manifesta nel miracolo e nella tortura della condivisione:
la risonanza del sentire.
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Quindi.. cara la mia Alice, fatti risuonare sto pensiero:
dagliela
e vissero tutti felici e contenti