La settimana era cominciata bene, verso metà è stata perfetta adesso finisce in modo nefasto.
1- l'esame... ansia.
2- sono in quei giorni lì, ho mal di pancia e sto uno straccio..
3- questo maltempo prolungato che per essere maggio, in Italia, mi sta sul cazzo e mi spegne il morale.
4- Cicci, la sua amorosissima ragazza e le loro tenere effusioni dalle quali cerco di distogliere lo sguardo, senza sembrare palesemente infastidita.
Non fraintendetemi, su Cicci ho fantasticato un paio di volte, ma poi oggettivamente è passato come gli altri e sono contenta che stia con questa tipa. Solo che i gesti cambiati con tanto affetto e naturalezza -soprattutto quando sei abituata a vedere gli amici in modo diverso, caciarone- ti sorprendono come una fitta che ti mozza il fiato.
Sorprendentemente scopro che, nonostante io stia bene con me stessa e non cambierei la mia situazione, mi manca la tenerezza, quel momento di intimità sincero e non artefatto o frenato.
Sto bene da sola, ma forse non sono fatta per stare definitivamente sola.
E rendermi conto di ciò mi fa male come una fitta all'improvviso che mozza il fiato.
5- il mio coinquilino... è una PIdM, a volte ho assegnato questo titolo con una certa leggerezza, ma oggi no, è stato a lungo ponderato ed è stato a lungo riconfermato.
Ho bisogno di uno sfogo.
NB, non sto per lamentarmi delle differenze di carattere o di stili di vita che normalmente distinguono le persone -da quel punto di vista mi reputo molto tollerante-.
Ad esempio vuole averla sempre vinta, non sbaglia mai, è pesante, è molto chiuso e sta sempre, SEMPRE a casa, si autoinvita ad ogni evento e non capisce quando la sua presenza è di troppo, se voglio passare una sera a casa, con gli amici... ma questo è parte del suo carattere e per quanto non sia gradevole, nessuno è perfetto -che ci crediate o no, non lo sono neanche io- quindi tollero.
D'altro canto, io ho un carattere decisamente forte e molto diretto, riconosco che vivere con me, come coinquilini, soprattutto per un ragazzo con una certa mentalità, possa essere difficile.
Ma ci sono cose che detesto, non sopporto, mi danno fastidio viscerale e che mi fanno provare repulsione per le persone.
Lui ne ha tante e le sta tirando fuori da quando abbiamo cambiato coinquilina, dopo 3 anni di tranquilla convivenza direi quasi di amicizia.
Tralasciando le bassezze del mese scorso...
..è invidioso, doppia faccia, mi mette in cattiva luce davanti alla nuova coinquilina, semina zizzania facendo notare le mancanze l'una dell'altra quando siamo da sole con lui e mai quando siamo tutti presenti, ed è anche vigliacco e stronzetto.
Io non sono così, e sbaglierò, ma mi aspetto che, nella mia cerchia stretta, le persone non si comportino così.
Sicuramente mi sono fatta intortare dai suoi falsissimi modi da amicone, ma mi secca vivere con l'ansia che tutti mi fottano, e adesso ne pago un po' le conseguenze.
Le deficienze dovute al carattere per me sono cosa fastidiosa, ma affrontabile perché passo sopra i fastidi con molta indifferenza e grandissimi #menefotto -grazie all'esperienza acquisita in passato, non senza delusione, perché difronte a certi comportamenti le persone scadono, scendono sotto un livello di soglia che mi consente di entrare spontaneamente in modalità: rimesta da solo nel tuo immondezzaio perché io al tuo livello non scenderò mai.-
Non pensiate che lo faccia apposta, è sopravvivenza, non posso cambiar casa e ad un certo punto si erige un muro tra me e il lato fastidioso del prossimo.
Il problema qui a casa è che ora, si passa dalle piccole stronzaggini alle grosse mancanze di responsabilità, seguite da:
"Io lunedì parto e torno 10 giorni a casa. Quindi tu e Titty dovete cercare un altra compagnia telefonica perché il 20 staccano la linea."
(cosa di cui doveva occuparsi lui un anno fa, ma che ha temporeggiato fino ad ora, anzi si è attivato per chiudere il vecchio contratto e al momento di stipulare quello nuovo ha fatto un macello e ora, lui va non si capisce a far cosa, e ce lo dobbiamo risolvere noi)
Talmente tanto strafottente che, anziché adoperarsi in qualche modo per risolvere il problema creato dalla sua leggerezza, ha delegato il ragazzo della Titty di telefonare all'attuale gestore per non farci staccare la linea.
E io mi domando che cosa c'entri il ragazzo della mia coinquilina..
I doveri di casa sono così distribuiti, io devo adempiere ai miei -perché per me è ovvio che delle utenze a me intestate sono responsabile io- però noi tutti dobbiamo andare in contro ai suoi.
Non parla, fa di testa sua e combina dei danni a cui noi altre dobbiamo porre rimedio, perché lui se ne va..
Io divento nazista.
In casa evito di creare conflitti ma non posso occuparmi sistematicamente dei casini altrui.
Se non fosse stato necessario il c.c.b. avrei preso io in mano la questione, senza repliche e senza lamentele da parte mia. Ma sono limitata nell'azione e questo dipendere da uno un mezzo incompetente e mezzo strafottente mi innervosisce parecchio.
Fine dello sfogo.
Aggiunta a posteriori, perché giustamente la settimana non è ancora finita:
6- madre che invita: "sbrigati e torna a casa".
Io mi voglio laureare presto, ma l'idea di tornare a casa non è per nulla un incentivo. -_-
La sola prospettiva mi soffoca.