Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


giovedì 22 dicembre 2016

Il principio di Pareto


--------------------------------introduzione breve e saccente---------------------------------


l'80% degli effetti  è imputabile 
al 20% delle cause.

Seguendo questo non banale principio formulato, per primo, dal signor Pareto -brillante economista e sociologo italiano- l'80% dei problemi e delle insoddisfazioni nella vita di noi tutti è imputabile al solo 20% di cattive abitudini, difetti & Co. ciò significa che risolvendo pochi problemi sapientemente scelti fra tutti quelli che ci affliggono, si otterranno moltissimi benefici a livello globale con un netto miglioramento della nostra vita.

Quindi solo il 20% dello sforzo ci da l'80% dei benefici.

Pareto ci regala ben il 300% del rendimento ... UTOPIA direbbe Carnot.
Realtà vera e tangibile se si parla di ciò che può produrre la nostra mente -strumento potentissimo se opportunamente usato. quindi USIAMOLA-.



-----------------------------fine dell'introduzione breve e saccente-----------------------------




Sono convinta che ci sia sempre modo di migliorarsi, man mano che passa il tempo, scopro -o più comunemente mi fanno notare- difetti del mio carattere che potrebbero essere corretti..

Secondo me è importante conoscersi -sapersi- avendo percezione dei propri limiti, delle proprie capacità e ovviamente dei propri difetti.
Questa operazione di autocoscienza è scaturita alla fine di un periodo che definire squilibrato è dir poco, grazie all'intervento di due persone: un tizio molto fastidioso e il mio coinquilino. 

La persona molto fastidiosa è il Folletto Malefico, tipo con cui sono andata a pranzo una volta, mi ha fatto aprire gli occhi su quanto io possa essere sgradevole: esaltato, vivacissimo, passivo-aggressivo, aggggressivo, permaloso, scivoloso come una saponetta -non riuscivo ad afferrarne i pensieri-, praticamente imperscrutabile e allo stesso tempo un libro aperto, contraddittorio in tutto e per tutto..
Credetemi se vi dico che sembrava la mia copia al maschile!

E quell'anima santa del mio coinquilino con cui, dopo un pomeriggio di profonde analisi e mea culpa, ho stilato una lista dei difetti che affliggono i nostri caratteri (ho omesso i suoi in questa trattazione) e delle modifiche che avremmo dovuto compiere per migliorare le nostre situazioni.


I difetti inquisitimi sono tanti:

-interrompo sempre quando gli altri parlano
-faccio polemiche sterili e sono sempre sul piede di guerra 
-parlo troppo, talvolta solo per parlare e non sentire il silenzio 
-non ascolto mai -questo non è vero, ascolto ma non sempre seguo ciò che gli atri dicono e se seguo i consigli lo faccio di nascosto, io non do soddisfazioni-
-sono presuntuosa. 
-sono ansiosa e ho un modo di fare che mette in ansia gli altri. 
-sono impulsiva 
-sono incoerente.. la coerenza è cosa estranea alla mia natura, io ci provo.. ma proprio non ci riesco.


Mi riservo, con fermezza,
il diritto di contraddirmi



-quando mi salta la mosca al naso, cito il mio coinquilino: "passi da 0 a 100 in un tempo negativo, crei buchi neri.. voragini!" 
-sono lunatica. nel senso di lunatic, insane, crazy, cit "le tue personalità multiple hanno personalità multiple"
-mostro eccessiva freddezza e distacco
-sono acida (pH 2)
-sono intollerante verso specifici comportamenti e le persone che li mettono in atto
-antepongo gli altri a me, specialmente se si tratta di persone a cui voglio bene.
-sono masochista: crocerossina docet

Dal mio diario

stringendo le macro categorie sono:
-migliorare le capacità comunicative verso l'esterno e verso l'interno.
-riflettere prima di fare delle emerite cazzate.



Ho scritto queste pagine di diario lo scorso luglio, seguendo il principio di Pareto ho cambiato poche abitudini ma scelte con cautela.
Tralasciando completamente il fattore coerenza, perché è quello che mi pesa meno, mi sono focalizzata soprattutto sull'imparare a parlare meno, parlare meglio -forzandomi di non parlare affatto in determinate circostanze- e sull'anteporre me stessa agli altri inserendo, qua e là nella mia vita, piccole perle di puro egoismo, tirandomela un po'.


All'inizio mi è costato uno sforzo sovrumano tenere la bocca chiusa, non esprimere sempre i miei pensieri e mettere in pratica piccole azioni egoiste. Poi ho cominciato ad apprezzare il silenzio e l'importanza del mio benessere.

Qualche miglioramento già l'ho notato; durante l'arco della giornata sono: più stabile, meno aggressiva, mi confronto in modo più pacato, polemizzo meno, sono meno scostante ed ho imparato l'arte dell'ignorare quelli che non riesco a tollerare.
Sono meno ansiosa e più tranquilla, quasi spontaneamente mi sono ritrovata anche più calorosa e amorosa.


Ma qui non si fanno miracoli.. Senza considerare che alla precedente lista si aggiungono nuove voci, ancora sono piuttosto carente sotto certi aspetti, specialmente se si tratta della stabilità nel lungo termine o di gestire la mia vena aggressiva e belligerante o i repentini cambi di umore..




Come dicevo all'inizio, la strada verso la perfezione è lunga e io ho taaaaaanto da fare. Comunque, adesso prima di fare e dire cose di cui potrei pentirmi ci penso, ci rifletto.. E poi faccio cazzate consapevoli.







Il prossimo luglio tirerò le somme dell'esperimento, nel frattempo provateci anche voi e ditemi se funziona.
Secondo me è utile tentare.

sabato 17 dicembre 2016

Dichiarazioni d'amore


Quel giorno lui era tornato prima dal lavoro e lei lo aspettava a casa.

Selene si era preparata con cura per il suo rientro.

Nella mattina aveva laccato di rosso le unghie, aveva riordinato la camera immaginando come avrebbe accolto il suo amante.
Nel monolocale che dividevano mancavano le tende, per non dare troppa mostra di sé al vicinato, ma non per pudore, aveva abbassato le serrande da cui penetrava prepotente il sole morente di agosto che dipingeva macchie di leopardo sulla pelle di lei e sulle pareti.

Aveva indossato il suo copricapo blu e si era spogliata di ogni ritrosia.

Il corpo nudo, lascivamente avvolto da un boa rosso, attendeva in piedi dando le spalle alla porta da cui lui sarebbe entrato pochi minuti dopo aver suonato il citofono.


Selene

Una donna familiare ma con uno sguardo diverso, rapace, padrone, lascivo faceva mostra di sé senza vergogna.
Gli passò le morbide piume sul collo avvicinandolo senza che lui le opponesse resistenza e quando le fu vicino, quando già era stata attaccata dalle sue dita avide, gli si accostò all'orecchio dichiarandosi.


Io voglio essere la tua troia.
Dimmi che sono la tua troia!

No!


Si interruppe di colpo, la guardò allibito e per un istante, uno solo, ma significativo, la paura e lo sconcerto strisciarono negli occhi prorompendo nel rifiuto.





***




La sua donna non poteva essere una troia neanche con lui!
La sua donna doveva essere una Santa!

Infatti, inginocchiata ai suoi piedi, la santificò con l'aspersione frutto dei suoi baci.






Selene doveva capirlo che non era l'uomo giusto per lei..
Uno che rifiuta una simile dichiarazione ha qualcosa da nascondere!



lunedì 12 dicembre 2016

I'm gutted


Ci siamo rivisti dopo 8 mesi, mi ha trovata impostata -artefatta suppongodiversa e pure troppo truccata. Ero davvero tesissima, nervosa, sulla difensiva e a buna ragione. Aveva tutte le armi a sua disposizione per ferirmi, come ha fatto. Ero contenta di rivederlo ma allo stesso tempo sapevo che la mia contentezza sarebbe sarebbe durata poco.

Roulette


Il destinatario della lettera in cui significato era più che manifesto, senza che la parola amore fosse scritta una sola volta, ne ha compreso il senso, me l'ha pure riletta puntualizzando qui e lì il significato delle mie stesse parole.. Accusandomi addirittura di usare parole mendaci.
-e già qui è chiaro che non ha capito un cazzo-
-né dello scritto né dell'autrice-

Caro mio miscredente, a me non me ne frega niente di prenderti in giro raccontando frottole.
Non ha senso che io scriva e dedichi pagine di bugie.
Is this clear?


Nonostante lui sia cosciente e consapevole di quello che io sento, mi dice che in fondo sono affari miei perché lui ha chiarito i termini della situazione da parte sua: trombamica.

-un po' egoista, secondo me, perché se sai che una donna prova interesse per te al di là del sesso e se non vuoi darle niente in più, anche solo per rispetto, la allontani, (anziché organizzare un rendez-vous, quasi romantico). E senza rancori si va ognuno per la propria strada-
Non lui che vuole godere con e di me.

Non contento fa un discorso che mi ha lasciata amareggiata non per il contenuto, è qualcosa a cui sono arrivata da tempo, ma per la situazione in cui è stato pronunciato: fosse stato al bar davanti al caffè avrebbe avuto un certo peso, l'avrei accolto in un certo modo, invece tra un letto e una vasca idromassaggio, ondeggiando al ritmo della "passione", ammesso che di passione si possa parlare, è stato triste.
La sinossi del discorso è:

a me piacciono gli stronzi


Grande rivelazione, grazie, se non mi avessi illuminato tu, chissà come avrei fatto!


Quindi mi piace che gli uomini mi trattino male, se mi trascurano deliberatamente e se mi trovo.. diciamo in una situazione svantaggiata. Perché secondo lui questa è il mio modo naturale di amare, di legarmi...

Ne è così convinto che non solo lo pensa e mi tratta di conseguenza in modo superficiale, ma me lo dice anche, sembra fin troppo palese che stia approfittando di questa mia attitudine per i suoi divertimenti.. Tanto mi faccio prendere e lasciare per i suoi capricci senza opporre resistenza..


In fine ha dato un tocco di eleganza a tutto:
Lui da solo con me, dopo un po.. bè.. si annoia! quindi ha necessità di variare e provare nuove esperienze, in tre con un amico, in tre con una amica... Quel pomeriggio mi ha proposto di farlo in 4: due coppie.
Tutto ciò solo perché lui privilegia il rapporto umano, al solo il sesso. Capite?
Per lui non sono solo due ore in camera da letto di mera attività fisica, per lui è di più..

Non voglio fare la santerellina del caso, anche io ho voglia di nuove esperienze, stranezze e trovo eccitante provare insolite combinazioni, ma queste avventure mi danno poco se fatte con qualcuno che mi è estraneo.
Per me è frustrante provare tanto per provare o per ammazzare la noia. Trovo che queste esperienze siano molto più soddisfacenti se fatte in un rapporto in cui oltre al corpo si apre altro..
Quindi, per quanto possa essere invaghita, se si annoia di avere solo me, il mio corpo o quello di un'altra donna  gli sarà indifferente.


Io ho avuto il coraggio di esternare i miei pensieri, rischiando di essere delusa o fraintesa, e li vedo usati così male perfino ritorti contro di me.. 

Vengo spesso definita come "troppo buona"  ma questo non significa che io sia fragile o stupida.
Cerco di vedere il lato migliore di ogni cosa, perché so che "dai diamanti non nasce niente, dal letame che nascono i fior", non sogno ad occhi aperti e non nutro false speranze semplicemente decido di avere fiducia.. e quindi qualcuno che si crede particolarmente astuto, scaltro e smaliziato mi sottovaluta e mi considera una piccola sprovveduta di cui poter approfittare a piacimento -almeno fin quando non gli do un un valido motivo per essere considerata una megagalattica stronza colossale da cui stare lontani-.
Io so come sono, do e faccio quello che sento di volere, includo in me le persone che mi piacciono, per cui provo affinità. Trovo lo spazio per le emozioni altrui tra le mie e non mi interessa che gli altri pensino di poterne approfittare, io non vivo in funzione della mediocrità altrui.
Perché è di persone misere e abiette che sto parlando.
Non sono la rampante manager di se stessa ma ho dei progetti per il mio futuro, molti obiettivi che mi sono chiari anche se non li racconto a chi non si interessa intimamente di me.
I miei sogni, le mie aspettative, i miei desideri e i miei risultati appartengono a me e a chi vuole attivamente farne parte, condividendoli e aiutarmi a realizzarli.
ma non con uno che mi scopa quando trova il tempo!

Il mio sguardo è rivolto verso un punto che non è tangibile e ai più non è dato vederlo. Per questo do l'impressione di navigare a vista, di vivere in balia di non si sa cosa.
Le cose importanti. Le cose belle, belle davvero.

Non credo di voler fare il passatempo ancora a lungo, non mi accontento di questo, penso che la vita abbia molte possibilità da offrirmi senza perdere tempo ed energie in una storia che non ha  finale.
Umanamente mi delude, pensavo fosse una persona migliore, invece è stato quanto di più studiatamente superficiale e vigliacco abbia visto e sentito fin ora.

Barbara crede nelle relazioni umane vere,
se non è qui, se non è adesso
sarà altrove o in un altro tempo.






Credimi se sono felice

Quel pomeriggio, in quella bella camera ad ore, mi ha chiesto se ero felice.
Avrei potuto esserlo davvero, ardentemente.

Una domanda sciocca vista la situazione, alla quale risposi con estrema sincerità, sono trasparente difronte alle emozioni che provo.
Non ero felice, qualcosa stonava prepotentemente con tutto il resto.
Qualcosa di troppo inconsistente e sfuggente aleggiava in quell'ambiente fin'anche troppo sensuale.
Mentre mi riaccompagnava a casa pensavo a quanto vuoto elargisca a piene mani, a quanto sia incompleto, a quante poche "vere soddisfazioni" debba provare, a quante mancanze abbia e a quante illusioni lavori alacremente per nasconderle, alla silenziosa compagna che lo segue ovunque e che però gli da la capacità di allontanare la mia e farmi sentire meno sola, meno isolata.
A come guardi il futuro, trappola dorata.
Sensazioni impalpabili ma solide come macigni ci hanno accompagnati.
Quel pomeriggio non ha peso ed è stato di piombo.
E un po' mi fa tenerezza un po' mi dispiace, un po' mi somiglia.


Il mio amico è più masochista di me

Gli devo una notte insonne, scivolata lenta, come pioggia dagli occhi e brutti sogni.
L'indomani uno strascico di amarezza.

Ma anche un importante risveglio.
Un'importante lezione.

Pensavo che mi avesse demolito, invece è stato come spiccare un volo libero.



Oggi sono insensatamente felice 










Tuttavia, prima di essere felice, sono stata arrabbiata e ho scritto una storia, che io chiamerei Spoiler.



venerdì 9 dicembre 2016

La silenziosa compagna


Ho sempre avuto paura della solitudine, mi sono sentita spessissimo sola, incompresa, isolata..

Non so perché ma ricordo che questa sensazione era presente in me fin dall'infanzia e come una fedele amica mi faceva compagnia quando, a causa dell'apparecchio che portavo alle gambe, non potevo correre o giocare o camminare normalmente e allora guardavo i cartoni o vedevo all'infinito alcune cassette per passare il tempo.
Era con me quando giocavo da sola parlando con il registratore, immaginando di chiacchierare con amici invisibili, quando impilavo i cubi l'uno sull'altro osservando come questa torre si incrinasse via via che cresceva fino a crollare ruotando su se stessa.

E la mia silenziosa compagna continuava a seguirmi anche quando, affondavo la testa nei libri, nelle storie, nei sogni ad occhi aperti, quando immaginavo il mio futuro seduta al tavolo della mia cameretta e lo disegnavo:
"sarei stata una scrittrice famosa, austera, sola;
per i figli di mia sorella sarei stata la zia stravagante e saggia.
vestita di nero, con la crocchia in testa
immaginavo che avrei vissuto in una casa/castello dai muri di grigia pietra nuda..
senza troppi contatti col mondo esterno."

Sono passati gli anni, non so cosa sia successo.. ho cominciato a sfuggire da quella scomoda presenza che mi seguiva ovunque e sempre di più ho cominciato a temerla.
A scacciarla.
La minaccia senza volto mi ha tormentato per anni, nutrita da tutto quello che affamava la mia anima. Per sfuggirle guardando ad un futuro in cui avrei ricevuto l'amore che desideravo, quello vero, quello per sempre: un'utopia in cui trovavo la forza in ciò che me la toglieva.
Sogni conformati: marito, figli, l'albero di natale, una casa, un lavoro, la voglia di progettare insieme, l'odore di dolci appena sfornati, scegliere l'arredamento, rubarsi le coperte nelle notti più fredde, fare shopping, uscire insieme.

Ogni giorno mi somministravo un veleno dolcissimo senza il quale credevo che non avrei potuto vivere, grazie al quale il mostro senza volto sbiadiva. Stando meglio per poco, stando peggio sempre più a lungo.

La mia nemica inseguitrice mi ha in fine raggiunta quando tutte le bugie sono implose. Difronte a lei la totale disfatta. Il suo giogo, il suo marchio, su di me.

Sola









Una notte la mia silenziosa compagna è tornata a trovarmi, mentre impaurita, affranta e delusa chiudevo gli occhi accucciata su un fianco.
Quando non avevo più nessuno che mi tenesse a galla e che mi desse forza, lei si è distesa al mio fianco stringendomi forte.

Di lei tutto mi ha invaso: il suo calore, il suo amore, la sua tenerezza.
La sua pienezza, integrità, completezza.

Per la prima volta l'ho guardata in viso

ed ho visto il mio.




domenica 4 dicembre 2016

Great expectations

Oggi sono previste molte cose..
Molti accadimenti..
È una gran data sia per gli affari pubblici che per quelli privati.
Scrivo questo messaggio mentre aspetto qualcuno.
I ritardi accrescono l'ansia che fino a questa mattina era solo accennata.
Ma non vi racconto per adesso, ascolto i Rammstein per distrarmi, mi mette nello stato d'animo giusto.. anzi no.. Anzi sì.
Liebe ist für alle da
L'obiettivo di oggi è: non avere obiettivi!
E comunque io oggi non voto.
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