Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


martedì 30 agosto 2016

Rachmaninov, Concerto No.2

Non so suonare alcuno strumento, nella mia ignoranza ammetto che per me è sufficiente poter sentire la musica -cosa che già mi eleva parecchio rispetto alla media- piuttosto che riprodurla.

Questo post non è per voi che leggete, come sono gli altri in cui quasi spiego una parte di me, questo è per me.
Una piccola pietra miliare.
Se potessi mostrarvi la percezione che ho di me, in una sensazione che odio ma mi è necessaria, se potessi mostrarvi quello che a volte sento di certe persone, che più di tutto mi attira e mi seduce.. Se vi potessi mostrare cosa mi fa innamorare allora vi direi di ascoltare e di lasciarvi trasportare da questo Concerto.

Tirate le tende, spegnete le luci stendetevi da soli e lasciate che la musica faccia il resto.




I Moderato: intenso, molto drammatico, inquieto
II Adagio sostenuto: dolcissimo e armonioso
III Allegro scherzando: guizzante e scherzoso 



Ho partecipato ad una rassegna musicale, questa estate, l'avrò sentito almeno quattro volte in due sere e ogni volta ho lasciato che lo spirito galoppasse ora tormentato, ora soave..



Fatevi rapire!
Buon ascolto.

sabato 27 agosto 2016

Spensierato riposo

Ora che lo svago estivo volge al termine
Tornata nella mia stanzetta torinese mi sento un po' giù, un po' scazzata, un po' sotto tono.
Ho molti pensieri per la testa, ma nessuno riesce a prevalere sugli altri, brulicano incolti e casuali. senza meta.


Sfoglio qualche foto, istantanee dell'estate appena trascorsa.
Sono in ordine a ritroso, un po a caso, un po come le posta il telefono..

Scilla e Cariddi
Il nostro traghetto era più veloce 
Natura morta

Un fotomodello casuale ritratto in bella posa, notare l'atteggiamento tipico dell'uomo siculo:

Il tramonto tinge di rosa la facciata della chiesa

Il vulcano Etna, sommo punto di riferimento per ogni catanese -di città e provincia- che si rispetti è noto anche come: Mongibello, di origine araba o più comunemente come 'a muntagna 
Proprio a causa di quest'ultimo appellativo improprio -montagna- ci si riferisce all'Etna al femminile.
Non sbagliamo a parlare!!!
Il Mongibello visto dalla Cisternazza
Appennini e batuffoli di ovatta
Villa San Giovanni, Trenitalia, lo stretto, Messina.



Il mio giudizio probabilmente è di parte, ma la Calabria ha un panorama bellissimo: la Sicilia!




I temporali estivi sono i miei preferiti..

Somewhere under the rain


Facendo questa foto ho scoperto che soffro il mal di mare, sono sensibile al traghetto con effetti evidenti sulla mia andatura -a zig zag come quella degli ubriachi- e sulla mia percezione del mondo: mi sentivo la testa vuota e leggera come se non fosse attaccata al collo..

Come farò i prossimi quattro mesi senza aMare?
E questa sono io che mi faccio uno shadow selfie ;)

Bye bye

More e labbra viola



Pomeriggi d'estate che si fa?
Quando ero piccola camminavo per una strada alle spalle della vecchia casa in campagna dei nonni e raccoglievo le more dai rovi; oggi rifaccio le stesse cose in luoghi diversi ma che in fondo si somigliano.
Il sapore è lo stesso.

Questa sono io che faccio merenda prima, durante e dopo la passeggiata sull'Etna


Calde, succose, aspre, dolcissime.

Con la lingua blu e il cuore felice di una bambina..

mercoledì 24 agosto 2016

Ossessioni subliminali

Dear Guglielmo,
proprio a te mi rivolgo, che non ti ho più scritto né più cercato, perfino non ti ho più pensato per un po', consciamente.
Volevo non pensarti e non lo sto potendo fare perché la mia attenzione inciampa sempre più spesso su qualcosa che mi ricorda te -e non va bene-.
Sì, perché il mio inconscio è un gran mattacchione disubbidendo alla mia volontà e facendomi degli scherzetti divertenti mi sorprende, quando meno me lo aspetto, accendendo la mia attenzione sul tuo nome che improvvisamente risuona tra le parole vuote che sento alla TV, calamitando lo sguardo su un un giornale quando scorro veloce gli occhi tra le righe..  
Ma non solo, risalti ovunque:

Leggo tranquilla Jane Austen
e un personaggio si chiama come te..

Vado a teatro a vedere una commedia di De Filippo
e ovviamente c'è in cartellone un imperdibile evento: lettura e spiegazione del più celebre tra i drammaturghi e poeti..

Guardo un film tranquilla
e lì tra i titoli di coda a lettere cubitali appare: sceneggiatori, costumisti, truccatori, produttori, chi più ne ha più ne metta, non si può mai star troppo tranquilli qualcuno col tuo nome c'è sempre.

Ci si da appuntamento "unni persi i scarpi u Signuri"
e il punto di incontro è la piazza G. Marconi.. 

Parlo con l'amica del cuore
e mi chiede di te.
-Cosa prevedibile giacché nelle lunghe dissertazioni femminili è d'obbligo soffermarsi e analizzare dettagliatamente: innamoramenti, frequentazioni, relazioni-non-relazioni, storie, speranze, Uomini Veri e stronzi vari-.

Prendo il tè
e sei nei riccioli della nuvola di latte che si espande, nella qualità di quello originale inglese rispetto a questo commercializzato in italia, nella differenza tra le tea bag rettangolari e quelle col laccetto.. Nella sproporzionata varietà di tè e tisane che si trovano in alcune dispense quando sarebbe sufficiente avere a disposizione solo un buon tè.

Dormo 
e ti sogno, perché il solito subconscio mattacchione e anche un po' bastardo ti attribuisce un significato che va oltre il contenuto manifesto del-la voglia che ho di te.

Mi trucco 
e la sfumatura di rossetto che più uso è quella che stava meglio sulle tue labbra dopo che ti avevo baciato e l'avevo impresso sulle tue come un marchio d'appartenenza. 



E se nei momenti di solitudine è facile che il tuo pensiero mi assalga, quando sono in compagnia mi sorprende ancor di più se esco con gli amici, parlo di vita, lavoro, esperienze..
nell'argomentare mi tornano in mente le tue obiezioni ai miei ragionamenti, pezzi dei tuoi lunghissimi discorsi, cito le tue parole, le tue vicende.

Sarebbe sufficiente, invece NO!
E io mi domando: perché se vado al mare con quel ragazzo conosciuto in piscina, se si organizza una bella nuotata per tenersi in allenamento, se civetto un po' facendo la bella sirenetta... Perché se sono impegnata a ridere e a scherzare, a fare le capriole, a divertirmi sotto il sole, ti ritrovo a luccicare impertinente dal fondo?
Come ti permetti di presenziare ancora? Egocentrico come sempre..


Ma non potevo lasciarti lì

Ti somiglia assai
...

L'anno scorso, per trovare una conchiglia simile da portargli ho dovuto faticare -ho battuto maschera, pinne e boccaglio 3 diversi litorali- e alla fine ne ho pescata solo una piccolissima, brutta e rotta.
Gliene regalai una delle mie che avevo gelosamente conservata.
Quest'anno l'unico bagno a mare che ho fatto, con un paio di scomodi occhialini, durante una nuotata a caso, in un giorno di mare mosso, l'ho trovata lì tra i bagnanti che la ignoravano, come se aspettasse soltanto me.

...


ecco perchè mi sei tornato in mente
però mò, con tante belle tipe che conosci,
perchè non te ne vai un po' nei pensieri di qualcun'altra?


Con affetto, 
Barbara  

              

mercoledì 17 agosto 2016

Sono una forma di Gruviera

A volte ho la netta sensazione che di me non importi niente a nessuno.
Come se non valessi abbastanza per meritare ciò che desidero.

A volte non sono abbastanza importante neanche per me.

Ho una vita piena di buchi, assenze, vuoti, mancanze.

Esternamente sono giusta, perfino una bella ragazza; internamente no, sono sbagliata, sono come una forma si gruviera e tento disperatamente di trovare l'amore che mi manca per sentirmi completa.
Ho pianto un sacco, singhiozzo ancora e sono un po sbronza.

Certe parole, frasi studiate, colpiscono come colpi di pistola che non ti aspetti.
Ma solo perché io vivo aggrappata ai miei stupidi vuoti...
E perché riempio i miei stupidi vuoti con la stupidità di PIdiM.

domenica 14 agosto 2016

Morto a galla

Non so se vi siete mai soffermati a riflettere su questa importante posizione di galleggiamento e sul significato che essa assume se la immaginiamo come metafora d'amore.
Io sì.

L'estate al mare passerei intere ore in questa posizione, riesco ad essere perfettamente rilassata, senza muscoli in tensione, come se fossi sdraiata supina sulla superficie dell'acqua, con gli occhi chiusi, il corpo e la mente abbandonati tra le onde, immobile con le membra completamente sostenute dal mare.

La posizione del morto a galla non è per tutti, bisogna saper lasciarsi andare completamente, bisogna non avere paura, è necessario possedere una buona dose di water confidence per gli irriducibili degli inglesismi o di acquaticità per noialtri raffinati conoscitori del vocabolario italiano.

Il timore di affondare o anche un velo di paura per gli spruzzi sul viso, di fastidio nel sentire l'acqua che entra nelle orecchie o ancora la mania tutta femminile del "non mi devo bagnare i capelli", queste ed altre inutili ansie compromettono irrimediabilmente la riuscita del galleggiamento.

Il nodo cruciale della tecnica è qui: anche se è sufficiente essere capaci di rilassarsi completamente senza muovere un muscolo, per stare a galla è necessario saper nuotare, non avere paura dell'acqua e abbandonarvisi completamente.
Il solo pensiero della paura ci trascina giù al fondo con lui.



L'amore e il mare hanno molte cose in comune









Non esiste metafora migliore per descrivere il mio rapporto con l'amore e con chi mi fa innamorare.


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